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Caldogno.Alluvione due anni dopo: una fiaccolata per non dimenticare

Del disastro del giorno di Ognissanti del 2010 non restano solo i terribili ricordi, ma anche la consapevolezza della forza dei cittadini di Caldogno. Per commemorare quei giorni, il comitato alluvionati di Caldogno ha organizzato, con l’appoggio dell’amministrazione comunale, una fiaccolata domani, giovedì 1 novembre, alle 18. Sono passati due anni ma non si vuole dimenticare il disastro dell’inondazione che sommerse buona parte del centro di Caldogno e le frazione di Cresole, Rettorgole e Lobbia, danneggiando il territorio e molte famiglie.

Il corteo partirà dalla chiesa di Sant’Urbano a Cresole, che due anni fa, come tante abitazioni, era stata completamente invasa dall’acqua, ma che oggi è tornata a splendere grazie alla solidarietà. Dopo una sosta di fronte alla casa di Giuseppe Spigolon, vittima dell’alluvione a cui sarà dedicata la Santa Messa delle 10, la processione attraverserà le vie del paese, affiancando anche la zona dell’argine. Durante il percorso persone che hanno vissuto la tragedia e volontari racconteranno le loro esperienze. Uomini e donne, genitori e figli, nonni e nipoti si stringeranno in un momento di raccoglimento per ricordare il segno indelebile che l’alluvione ha lasciato nelle loro menti e nei loro volti, portandosi via i ricordi e cancellando i sacrifici economici, ma mettendo in luce il coraggio e la dignità di tutti i calidonensi. Il comitato alluvionati invita gli abitanti di Cresole, Lobbia e Rettorgole e chiunque voglia dimostrare la propria solidarietà a posare un lumino acceso alle finestre, per rendere più luminoso e condiviso questo anniversario.

«In questi anni istituzioni, associazioni, volontari, protezione civile, vigili del fuoco, enti, imprese hanno collaborato costantemente per portare sostegno, permettendo alle famiglie di ricominciare la propria vita – commenta il sindaco di Caldogno Marcello Vezzaro. «Con questa fiaccolata si vuole far riflettere su quanto è accaduto, ma anche su quanto è stato realizzato a distanza di due anni grazie alla forza e al lavoro ininterrotto delle tante persone che hanno contribuito alla rinascita di questa piccola comunità», conclude il primo cittadino.

di Redazione Thiene on line

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