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Carrè. Anche da fuori paese per partecipare alla passeggiata storica

“Questa passeggiata è un pretesto per ricordare gli avvenimenti vissuti, e per vedere dal vivo che cosa è rimasto ai giorni nostri da un punto di vista del territorio di quel periodo bellico tanto celebrato ma spesso poco realmente ricordato”. L’intervento di Matteo Dal Santo, storico e presidente dell’accademia 24 settembre, dopo quelli di saluto del Sindaco Davide Mattei e del consigliere Mario Fabrello che già da anni aveva pensato alla realizzazione dell’evento, ha dato lo start alla suggestiva passeggiata che ha richiamato  a Carrè numerosi partecipanti (quasi 300) anche dai vari paesi circostanti, curiosi di scoprire un percorso per molti, anche per i residenti stessi, poco o per nulla frequentato.

 

Oltre che da Carrè, numerosi sono arrivati da Schio, Fara, Santorso e Piovene, richiamati dal momento storico ma anche dall’aspetto naturalistico. Degni di interesse infatti i numerosi interventi degli esperti durante il percorso, tenuti nei punti “chiave” della strada militare, varia per tipologia di paesaggio, in particolare nelle zone dove un tempo si trovava un accampamento e un centro per le esercitazioni militari. Un bell’intervento di Cristina Bottini del museo delle Bregonze Anthracotherium ha permesso un tuffo negli avvenimenti geologici di 40 milioni di anni fa, ed ha illustrato con dovizia di particolari la struttura geologica del territorio e la notevole ricchezza floristica, che abbellisce la zona con ben 750 specie diverse, nonché le numerose specie animali protette e da salvaguardare (ad esempio, il picchio nero e il rospo ululone). Interventi anche dello storico Enzo Segalla, che durante la passeggiata ha indicato le zone in particolare dove si tenevano le esercitazioni di tiro, e dell’architetto Carlo Costa che ha riassunto la storia del ponte dei Tavani dal medioevo al dopoguerra. La passeggiata, durata circa tre ore, si è conclusa al Centro culturale Caradium, dove i partecipanti sono stati allietati dai canti del gruppo GES diretti dal maestro Raffaele Cipriano, essendo le “Canterine del Feo” impossibilitate per motivi di salute.

Marta Boriero

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