Agguerriti, pacati e concreti, hanno spiegato come la loro vita all’interno della propria attività commerciale è diventata dura per colpa della crisi. Hanno puntato sulla disoccupazione che dilaga e sugli orari estenuanti che ormai sono costretti a sostenere. Hanno ribadito i loro motivi di battaglia e sono stati chiari. ‘Le aperture esagerate non portano nessun beneficio economico e in più annientano la vita di chi lavora all’interno di un negozio’. Emanuele Cattelan e Guido Xoccato, presidenti dei mandamenti Ascom di Thiene e Schio non hanno avuto peli sulla lingua nel puntare l’indice contro l’ultimo governo che, a loro dire, ‘con le super aperture ha portato più danni che vantaggi all’economia del commercio’.
Alla conferenza stampa di questa mattina, durante la quale i rappresentanti di categoria hanno presentato le grandi difficoltà in cui versano gli imprenditori e i lavoratori, i due presidenti Ascom sembravano parlare con una voce sola. Ma hanno voluto essere propositivi.
‘Dobbiamo lavorare per il bene di tutti – ha sottolineato Cattelan – e non pensare solo a noi stessi. La deregulation totale ha portato solo danni sotto tanti punti di vista. I negozi sono costretti dalla grande distribuzione a tenere aperto sempre, i commercianti a sostenere costi più alti, i commessi non hanno più vita privata e tempo per figli e famiglie. E’ uno sfacelo, altro che aiuto all’economia’.
Lo ha seguito un convincente Guido Xoccato, che da sempre sostiene che l’uomo deve essere al centro della vita e della sfera dell’essere. ‘La deregulation – ha spiegato – porta un lavoro senza fine che però non genera risultati. La prima voce del pil dovrebbe essere la felicità dei cittadini, come diceva John Kennedy. Ora ci troviamo in una società in cui circola più denaro virtuale che reale e sono sparite etica e serietà. Per il bene dei nostri figli – ha concluso – dobbiamo capire i veri valori della vita ed essere persone serie che possono godere del tempo con i loro cari’.
Alla faccia di chi pensava che i commercianti vogliono le aperture ininterrotte, Thiene e Schio hanno dimostrato che non è così, ma che la qualità della vita deve essere rimessa al primo posto nella sfera dei valori.
‘Dobbiamo smettere di rincorrere il profitto costantemente – ha detto Cattelan – i nostri politici ci hanno fatto credere che all’estero le aperture domenicali e con orari lunghissimi sono uso comune. Ma non è assolutamente così. Ci hanno raccontato bugie belle e buone. In Germania ad esempio, i centri commerciali e le catene come Ikea sono chiusi la domenica, mentre qui sono aperti. I negozi alle 5 del pomeriggio chiudono e non ci pensano più. La grande distribuzione – ha concluso – porta alla morte i negozi dei centri storici e il mondo politico deve prendere atto e prevedere che se muoiono i centri storici le città automaticamente si impoveriscono’.
di redazione Thiene on line