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Da Striscia a Santorso. Ecco gli stili di vita proposti dalla Gabetti

Una serata all’insegna di nuovi stili di vita quella tenutasi ieri sera a Santorso alla Casa del Custode di Villa Rossi. Ospite speciale Crsitina Gabetti, giornalista televisiva, da alcuni anni sensibile alle tematiche ambientali che ogni sabato racconta a tutta Italia con la rubrica Occhio allo Spreco su Striscia La Notizia.

Un interesse frutto anche di un forte cambiamento nella sua vita: da giornalista musicale con una vita, e una carriera, nei backstage dei grandi concerti al licenziamento da Mediaset di fronte al crollo della qualità delle notizie e dell’avanzare dell’interesse verso il gossip. Una scelta appunto di vita: da questa necessità di reinventarsi l’avvicinamento allo yoga, i 3 figli, e una grande ricerca partita dal notare gli sprechi tra le mura domestiche, le caratteristiche dei nostri abiti, l’invasione dell’usa e getta.

Esperimenti di Eco condotta (titolo anche del su primo libro) che l’hanno portata in giro per il mondo a conoscere realtà innovative e sempre più orientate a nuovi stili di vita sostenibili.

Una visione del mondo e della nostra vita che a breve diventerà un’esigenza per tutti, come ha spiegato Cristina ieri sera ai numerosi presenti. Di fronte infatti alla crisi, alla sempre maggiore automazione e presenza di macchine nella nostra vita molti posti di lavoro scompariranno e l’equazione “vivo – lavoro – guadagno” non sarà più sostenibile già nel giro di 15 anni, probabilmente in favore di un’economia di scambio.Occorre quindi recuperare la manualità, il saper fare e l’apprezzare la qualità delle cose, imparando ad autoprodursi per quanto possibile i beni necessari.

Numerosi i consigli pratici proposti, contenuti anche nel suo ultimo libro “Occhio allo spreco”.

Cercare il più possibile di riusare, di produrre pochi rifiuti, evitando l’usa e getta; evitare gli abiti low cost ma cercare di acquistare la qualità, oggetti e cose che durino nel tempo, rielaborare vecchi oggetti e vestiti regalandogli nuova vita; dare nuova vita ad oggetti che non usiamo più, come ad esempio i libri che lei regala al carcere; fare la spesa con la lista per evitare di acquistare troppe cose superflue; imparare la stagionalità non solo di frutta e verdura, ma di fiori, piante e pesce;

Ma soprattutto armarsi di buon senso e applicarlo nelle nostre vite. Una visione da non etichettare assolutamente come hippie o poco fattibile: Cristina infatti ha incantato con la sua concretezza, la sua capacità di far capire ai presenti che ognuno può fare qualcosa senza “rovinarsi il fegato” pensando ai grandi drammi ambientali ma contribuendo nel suo piccolo a cambiare almeno il suo mondo. Una visione gandhiana ma sicuramente utile e applicabile da tutti.

 
Una serata davvero utile che anticipa la Scuola dei Beni Comuni del 24-25 e 26 Maggio che si terrà sempre a Santorso.

Nicole Zavagnin
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