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Festival Città Impresa. Fabriche aperte e Archivi vivi

Porte aperte e archivi messi in mostra, domenica 12 maggio, in decine di aziende sparse per il territorio della provincia di Vicenza. L’iniziativa, presentata dal consorzio “Vicenza è” e inserita nel programma del “Festival Città Impresa”, propone un percorso di cultura d’impresa orientato alla scoperta degli spazi produttivi, dei siti di archeologia industriale e dei musei del lavoro. 

 

 

Arrivata alla sua 4^ edizione, Fabbriche Aperte, manifestazione promossa da Camera di Commercio di Vicenza e Vicenza, con il patrocinio della Regione del Veneto, sarà un’occasione unica per trascorrere una giornata tra gli spazi produttivi e le materie prime che costituiscono il prodotto, raccontato proprio da chi lo crea. Domenica 12 maggio, tra le 10.30 e le 19.00, le 30 imprese e i 7 musei visitabili aderenti terranno aperte le porte per mostrare il loro lavoro, ripercorrendo le proprie storie, con l’intento di far conoscere le attività artigianali di ieri e di oggi. Diversi i settori a cui appartengono le aziende che hanno aderito all’iniziativa: dalle ceramiche artistiche alla lavorazione pietra, dall’ oreficeria alla tecnologia, dal tessile al settore vitivinicolo.  

 

Nel comune di Breganze, in cui l’appuntamento con le fabbriche aperte è arrivato ormai alla decima edizione, ad aderire saranno 7 aziende e 2 musei. “Crediamo sia una bella occasione non solo per far conoscere l’impegno delle nostre aziende ma anche per vedere da vicino i processi e capire come funziona una produzione. Un ringraziamento va dunque a quelle imprese che si prestano a questo impegno, vivendolo come un momento per saldare il legame con il territorio dove operano”, commenta l’assessore alle Attività produttive Ivan Dalla Valle.  

 

“Archivi Vivi”, invece, si inserisce all’interno del progetto promosso dal Comune di Schio, previsto sempre per la giornata di  domani, domenica 12. Due aziende storiche scledensi – Ladystile di Fabris Diego & C. Snc, inVia Lago di Costanza, 48 (storico maglificio dell’alto vicentino che dal 1973 produce capi di maglieria per prestigiose firme nazionali), e TTPS-TheTailor Pattern Support, in via Pasubio 73 (studio modellistico di Alessio Berto) – apriranno i propri archivi per permettere al pubblico di scoprire i propri cataloghi e la propria storia.  

 
“Apriremo gli archivi della nostra azienda, dando la possibilità a chiunque fosse interessato di visionare i documenti di quarant’anni fa”, afferma Diego Fabris, titolare, assieme alle sorelle Cinzia e Giuliana, del maglificio Ladystile. La storica azienda di Schio, inaugurata dai genitori agli inizi degli anni ’70, metterà a disposizione i suoi spazi dalle 16.00 alle 19.00 di domenica 12 maggio. “Porteremo alla luce il vecchio modo di fare della nostra industria. Si potranno vedere i figurini del tempo, le schede tecniche e fotografiche dei modelli di allora. Verrà allestito un vero e proprio percorso, in cui si potranno osservare i macchinari e il sistema di produzione”, ribadisce Cinzia, che assieme al fratello e alla sorella gestisce l’impresa lasciata da mamma e papà. “È incredibile notare come i disegni e i colori di allora siano tornati così attuali e di moda oggi. Il nostro intento è proprio quello di far vedere il passaggio dal vecchio al nuovo, evidenziando gli elementi ancora moderni e quelli di discontinuità”. 

 

Un vero e proprio percorso di cultura d’impresa che porta alla scoperta delle aziende e della storia del lavoro. Molto diffuso in Francia, Germania e Spagna, dove è diventato un fenomeno di massa, il turismo industriale rappresenta una delle ultime novità in ambito turistico. Comprendere e valorizzare il patrimonio di conoscenze del nord-est, a livello imprenditoriale e non solo, è sicuramente uno dei modi più efficaci e validi per far fronte alla crisi mordente che affligge tutto il Paese, affossando anche un’area che della piccolo-media impresa aveva fatto – nei ruggenti anni ’80 e ’90 – proprio la sua punta di diamante.  

Alessandro Mafrica 

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