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La Neuropsichiatria infantile trasloca al Boldrini. Comberlato:’Che sia l’inizio di un potenziamento’

Una notizia che in molti attendevano da tempo e che è stata addirittura, al centro della campagna elettorale dei ‘grillini’: lo spostamento del reparto di Neuropsichiatria infantile dall’ormai fatiscente edificio di via Rasa di Thiene. Da lunedì, infatti, il reparto si trasferisce all’ospedale Boldrini, zona degli ex poliambulatori e sopra il consultorio familiare e la tutela dei minori. Una decisione maturata già da mesi e che ci si auspica sia il punto di partenza per un servizio della Ulss 4, che sta tanto a cuore al Movimento 5 Stelle. ‘E’ una bella notizia quella di oggi – ha commentato Orazio Comberlato, consigliere comunale di minoranza – non era possibile che bambini con difficoltà gravi e delicate, dovessero frequentare degli uffici e delle stanze inadeguate ai loro disturbi.

L’ufficio stampa della Ulss 4 fa sapere che l’idea di spostare gli ambulatori al Boldrini era nata parecchio tempo fa, e che rientra nel piano di riorganizzazione dei servizi territoriali. Era anche giusto portare gli uffici accanto a quelli della Disabilità, il cui personale lavora in simbiosi con la Neuropsichiatria infantile.
Da qualche mese anche la Piccola Oasi, prima ospitata a Marano, si è trasferita all’ospedale Boldrini, dove è stata migliorata. Si tratta di un luogo fatto su misura per bambini, dove educatori ed operatori dell’Ulss 4 seguono un programma riabilitativo con laboratori e attività per bambini certificati e in carico alla Neuropsichiatria infantile, dove sono in aumento esponenziale i casi di disabilità. Certificazioni che vanno dal disturbo dell’apprendimento, al ritardo mentale, all’autismo. Un numero in crescita dovuto sia alla diagnosi precoce, che alla capacità sempre più ‘raffinata’ di individuare talvolta anche disturbi lievi che un tempo ‘passavano sotto gamba’ e che sfociavano in casi drammatici in età adulta perchè non riconosciuti. Oggi, si tenta di intervenire precocemente per riabilitare prima il bambino, quando è possibile. Ma anche nei casi di autismo, ad esempio, dove non c’è cura e guarigione, oggi, grazie alla tempestività della diagnosi, è possibile iniziare un percorso riabilitativo precoce, che consente a chi è affetto dal disturbo di diventare un adulto sempre più autosufficiente e di più semplice inserimento sociale.’La Neuropsichiatria svolge un ruolo importantissimo – ha concluso Comberlato – ci aspettiamo adesso, che dopo il trasferimento si facciano ulteriori sforzi per migliorare il servizio di bambini in difficoltà, che vanno aiutati e a cui devono essere garantiti professionalità e luoghi giusti’.

di Redazione Thiene on line

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