Ha conservato tutta la sua efficienza il reparto di ostetricia ginecologia dell’ospedale Alto Vicentino, nonostante la giornata di sciopero del 12 febbraio. Anzi, mentre in tutta Italia si protestava, a Santorso venivano alla luce nuove vite.
’Sono stati garantiti i contingenti minimi previsti dalla legge – ha detto il direttore generale Daniela Carraro. Nel dettaglio, in ostetricia ci sono stati cinque parti, di cui uno con taglio cesareo’.
L’Ulss 4 ha colto l’occasione per ricordare che nell’Ospedale Unico dell’Alto Vicentino viene offerto
il parto indolore 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, una situazione unica nel Veneto. Con la moderna tecnica di partoanalgesia, attraverso un cateterino introdotto con una puntura in un punto preciso della colonna vertebrale, si somministrano farmaci anestetici locali e analgesici che riducono o aboliscono il dolore delle contrazioni del parto, con trascurabili effetti sulla capacità di usare i muscoli e sulle altre forme di sensibilità.
’Quella del parto indolore nell’Ulss 4 è una realtà consolidata da una decina di anni – spiega Pantaleo Corlianò, direttore di Anestesia e terapia antalgica – Sul totale dei parti del 2011, più del 20% delle future madri ha scelto la partoanalgesia e il trasferimento nel nuovo ospedale ha incrementato tale opzione’.Il punto nascita dell’Ulss 4 viene incontro alle esigenze delle neo mamme e dei bambini in modo efficiente e completo.
Alcuni dati: con 1834 bambini nati nel 2012, 481 dei quali con parto cesareo, il punto nascite dell’Ulss 4 Alto Vicentino si conferma una realtà all’avanguardia sul territorio. Nell’anno appena trascorso, i fiocchi azzurri hanno superato quelli rosa: il dato è di 936 per i maschi contro 898 delle femmine. I parti gemellari sono stati 34, mentre sono diventati genitori per la prima volta 888 coppie. I bimbi nati da madre straniera sono stati 453.
Nella sala parto dell’Ospedale unico Alto Vicentino la sicurezza viene garantita con la presenza costante di un’équipe chirurgica completa, capace di rispondere alle condizioni di emergenza e di urgenza in tempi brevissimi e rassicuranti per le famiglie nascenti, con un occhio di riguardo per la naturalezza del travaglio e del parto.’Il parto negli ultimi decenni si è trasformato nell’evento medicalizzato per eccellenza, portando le donne a considerare il proprio stato di gravidanza come un periodo assimilabile ad una malattia – evidenzia Marcello Scollo, direttore di Ginecologia e ostetricia – L’Ulss 4 ha rivisto tale concezione, riconducendolo ad un’esperienza il più possibile fisiologica, da vivere in un ambiente sereno e personalizzato’.
Nell’Ospedale Unico l’area parto è suddivisa in una sezione per il parto medicalizzato (con due sale cesareo e quattro stanze singole dedicate al travaglio-parto) e una per il parto fisiologico (con quattro sale travaglio-parto/casa parto). E’ possibile trascorrere il tempo del travaglio anche in acqua, essendo una delle stanze dotata di apposita vasca.
I futuri genitori sono ospitati in una stanza singola, dove, con l’aiuto dell’ostetrica, si preparano ad accogliere il neonato, subito depositato sul petto della neo mamma o tra le braccia del papà.
Tutto questo per garantire attenzione ma insieme anche serenità all’esperienza più indimenticabile della vita.
U.D.A.