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Schio. Allarme pm10, il Comune ordina: stufe spente e meno riscaldamento

Valori troppo alti, scatta l’allarme polveri sottili. E’ stata la centralina di Bassano, riferimento anche per Schio, a far segnare un costante superamento dei livelli minimi delle polveri sottili (3 giorni consecutivi), e subito il Comune di Schio è sceso in campo

con un’ordinanza per dettare le misure per il contenimento. Il provvedimento, emesso stamattina, impone da subito ai cittadini 4 tipi di azione. Da oggi e fino a sabato 22 marzo è fatto obbligo di ridurre di un grado centigrado (da 20 °C a 19°C) le temperature massime consentite nel funzionamento degli impianti termici delle abitazioni private, oltre alla riduzione di due ore al giorno (da 14 a 12 ore/giorno) del funzionamento degli stessi. Sempre da oggi a sabato 22 è vietato l’utilizzo, in tutto il territorio comunale, di apparecchi per il riscaldamento domestico funzionanti a biomassa legnosa (ad esempio stufe a legna o a pellet) nel caso sia presente nella stessa unità un impianto termico alimentato con altri combustibili ammessi (esempio metano). Infine fino al 15 aprile non si potranno utilizzare in tutto il territorio comunale dispositivi che, al fine di favorire l’ingresso del pubblico, consentono di mantenere aperti gli accessi verso i locali interni di edifici adibiti ad attività commerciali ed assimilabili: quali negozi, magazzini di vendita all’ingrosso o al minuto, supermercati, esposizioni. Con conseguente obbligo di mantenere chiuse le porte. Chi non rispetta le azioni indicate dall’ordinanza rischia una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro.

di Redazione Thiene on line

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