Sette persone potranno lavorare per sei mesi in in Comune e percepire così un reddito di circa 600 euro al mese. La Regione Veneto ha, infatti, approvato il progetto presentato dal comune di Schio per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità.
Il contributo regionale di 25.000 euro, integrato da una quota comunale di compartecipazione di 8.750 euro, porta a 33.750 euro la somma che sarà utilizzata per acquistare i voucher INPS con cui retribuire questi lavoratori.
Le sette persone, residenti a Schio, già individuate in fase di predisposizione del progetto come richiesto dal bando regionale, sono cinque uomini e due donne di età non inferiore a 35 anni, disoccupate e iscritte al Centro per l’Impiego Schio – Thiene, che non percepiscono alcun ammortizzatore sociale né trattamento pensionistico di vecchiaia, anzianità o inabilità.
Sono inoltre idonee ai compiti che andranno a svolgere nei servizi biblioteca (riorganizzazione degli archivi, inventariazione, chippatura del materiale librario); cultura (riorganizzazione archivi storici, allestimento spazi espositivi e supporto in genere); magazzini comunali (manutenzione di arredi e aree a verde pubblico; pulizia di cigli, canalizzazioni, caditoie e canalette stradali, ecc.) e sociale (trasporto, accompagnamento, consegne di medicinali, ecc.).
“Un risultato importante – sottolinea il sindaco Valter Orsi – mirato a dare una risposta non assistenziale a quanti non hanno altre possibilità di integrazione del reddito. Un progetto che si aggiunge a quanto già si sta facendo anche per i giovani con le esperienze di Valori – Lavori e Re-genaration e a quanto promuoveremo attraverso progetti specifici, anche per neo-laureati. Il lavoro è una priorità per questa amministrazione, una strada sulla quale proseguiremo sfruttando tutte le possibilità di finanziamento e collaborazione presenti e mettendo in campo le nostre risorse. Certo, ognuno di noi deve fare la propria parte – la politica, la pubblica amministrazione, il mondo delle imprese – ma solo insieme, come una verà comunità, riusciremo a crescere e superare anche questa sfida”.
Il fondo complessivo stanziato dalla Regione per la realizzazione di progetti di pubblica utilità attraverso l’utilizzo di disoccupati per il 2014 ammonta a 3 milioni di euro. Le attività di pubblica utilità, devono essere di carattere straordinario e temporaneo e di durata non superiore a 6 mesi e possono essere le più varie: es. servizi bibliotecari e museali, amministrativi, di assistenza agli anziani, di supporto scolastico, di attività di giardinaggio di aree pubbliche, di vigilanza parcheggi e assistenza ai convegni, altri servizi individuati dal comune a beneficio dei cittadini.