- AltoVicentinOnline - https://www.altovicentinonline.it -

Schio. Ascom al Comune : ‘No all’esperimento del centro chiuso al traffico nei fine settimana’

Chiudere un centro città al traffico è un cambiamento epocale che richiede tempo, e non è da farsi in epoca di vacche magre. Ascom di Schio non condivide l’idea del comune di sperimentare la chiusura al traffico da Piazza dello Statuto a Piazza Almerico da Schio tutti i fine settimana da maggio a dicembre, e ha deciso di dare battaglia per tutelare i diritti della categoria.

Il 13 luglio scorso, nell’ottica di valorizzare il centro storico cittadino, la giunta comunale di Schio aveva deciso di dare il via libera alla chiusura sperimentale del traffico automobilistico che attraversa la città nella sua arteria centrale. L’associazione Commercianti non ha gradito questa decisione, che in un momento di crisi economica sembra rappresentare una ulteriore scure sul capo delle attività commerciali che caratterizzano il centro di Schio. ‘Siamo perplessi sulla decisione di sperimentare sulla pelle degli esercenti commerciali – recita un comunicato inviato da Ascom al sindaco Luigi Dalla Via, agli assessori Daniela Rader e Roberto Dall’Aglio – l’idea della chiusura al traffico che impedisce l’attraversamento della città sull’unico asse centrale esistente, con conseguente aumento di consumo di carburante e inquinamento, e senza contare che non tutti hanno la salute per attraversare il centro a piedi o in bicicletta’.

La preoccupazione di Ascom e del suo presidente Guido Xoccato riguarda anche il tempo che serve perché una novità venga metabolizzata fino a diventare routine. ‘Una decisione così comporta cambiamenti epocali di abitudini acquisite, e in questo periodo di forte recessione economica i commercianti non possono avere anche la pazienza e il tempo necessario per vedere i risvolti positivi della novità’.

La polemica che rimbalza tra Comune e Confcommercio riguarda domanda e offerta di attrazioni e servizi in centro nei fine settimana. Il comune ha chiesto sforzi ai commercianti, e ha lamentato la mancanza di ristoranti aperti per attrarre visitatori nel centro cittadino, ma Ascom ha rispedito la domanda al mittente chiedendo al Comune che cosa offra Schio a un turista che voglia visitare il centro prima di sedersi a mangiare, e quindi, che cosa offra la città che giustifichi di tenere aperti i ristoranti e i servizi commerciali.

Il gruppo di Guido Xoccato non si tira indietro quando si tratta di tenere aperti gli esercizi in occasione di eventi, feste o ricorrenze che hanno la finalità di rendere Schio più attraente agli occhi di turisti, ma i commercianti hanno spiegato che ‘sono degli imprenditori privati e non degli animatori, consapevoli di dover contribuire a rendere la città più attrattiva’ ma sottolineano che è soprattutto il Comune cittadino a doversi rimboccare le maniche per far confluire turisti.

‘Una città non è fatta solo di negozi o ristoranti – recita il comunicato – c’è bisogno anche di un rinnovamento urbano. Panchine, fioriere, aiuole alberate, illuminazioni. Ridiamo fiato e accessibilità al Castello e alla Valletta’. Con il fine di richiamare turisti, Ascom invita il Comune ad organizzare anche eventi di richiamo nazionale sulla falsariga di quanto propongono Vicenza, Treviso, Bassano Del Grappa, Rovereto e altri comuni.

Consapevole di avere una dura lotta davanti, per tutelarsi almeno un po’ Confcommercio chiede di abolire il pagamento dell’occupazione del suolo pubblico agli esercenti del centro storico nel periodo di chiusura sperimentale, e di poter allestire i negozi in strada nei giorni e negli orari di chiusura sperimentale.
Anna Bianchini

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su: