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Schio città impresa 2013. Ritorno al futuro all’insegna della manifattura

Mancano pochi giorni all’inizio della sesta edizione del Festival Città Impresa, manifestazione che dall’8 al 12 maggio 2013 metterà in rete il territorio delle Venezie. Un’edizione targata “Capitale in rete” che vede anche quest’anno Schio capofila delle città impresa protagoniste dell’evento. 

 

«Il Festival è tagliato anche quest’anno su misura delle città coinvolte» commenta il direttore del Festival Città Impresa, il 32enne padovano Antonio Maconi «e abbiamo costruito, quindi, un calendario di eventi che riflettesse l’identità del territorio, la sua storia, aprendo però percorsi di riflessione che potessero però avere un respiro nazionale e internazionale. Per questo il tema scelto per Schio è “Competizione: ritorno al futuro”, e la nostra proposta di ritorno al futuro è all’insegna della manifattura».  

 

Oltre 20 gli eventi in programma al Lanificio Conte di Schio: dai grandi dibattiti serali, ai workshop e seminari durante il giorno, dai laboratori per bambini e giovani, allo spettacolo conclusivo d’eccezione “Il tormento e l’estasi di Steve Jobs”, in programma sabato 11 maggio al Teatro Astra. Chiusura ufficiale domenica 12 maggio con l’apertura speciale degli Archivi Vivi e di numerose “Fabbriche Aperte” della provincia di Vicenza.  

 

«Un ringraziamento particolare va al Sindaco Dalla Via e al Comune di Schio, anche quest’anno partner fondamentali non solo per la definizione del programma, ma anche per il coinvolgimento di numerose imprese del territorio e per l’attivazione della comunità scledense» conclude il direttore Maconi.   

 

«Un Festival per fare cultura. Un festival per fare impresa – aggiunge il sindaco Luigi Dalla Via – Anche quest’anno Schio è tra i protagonisti di un’iniziativa che da 6 anni offre al territorio un’occasione di confronto e riflessione. Un’occasione per guadare oltre i propri confini, ma anche per promuovere e valorizzare le eccellenze, e sono tante, del nostro sistema produttivo.  Il Festival conferma ancora una volta la capacità della nostra Città di creare occasioni di crescita, momenti per fare cultura e condividere opportunità di formazione. Eventi che sono anche investimenti sul presente e sul futuro. Come negli anni passati questo Festival volerà alto ma manterrà ben saldi i piedi nel territorio. Perché questo progetto è pensato prima di tutto per la nostra comunità, per le nostre imprese e i nostri imprenditori, per i nostri giovani e i nostri studenti. E’ prima di tutto per loro che il Lanificio Conte diventerà ancora una volta un motore di innovazione, formazione e cultura. Un polo d’attrazione che porterà ancora una volta la nostra città nella rete delle Città Impresa del Nordest».

 

 

IL TEMA: RITORNO AL FUTURO ALL’INSEGNA DELLA MANIFATTURA. Manifattura come chiave per un “ritorno al futuro” della nostra economia e del nostro territorio, per un’”Italia industriale in un’Europa più forte”. E’ questo il messaggio che il presidente di Confindustria Squinzi ha condiviso con la platea del convegno sulla piccola e media imprenditoria di Torino del 12-13 aprile scorsi. Ed è questo il focus dei dibattiti di Schio, che si conferma anche quest’anno città-impresa capofila del Festival Città Impresa con un ricco programma di appuntamenti, realizzati in collaborazione con numerose realtà locali, che attiveranno la sede scledense già dalla giornata di mercoledì 8 maggio. 

Il sipario si alzerà alle 10 al Lanificio Conte con la tavola rotonda “Dalle competenze formative al lavoro: attiviamoci!” e proseguirà nel pomeriggio, alle 17, con  “TRAM@_Kmo”, iniziativa organizzata dall’Informagiovani durante la quale ci sarà la presentazione di alcune nuove idee tra artigianato, sport, turismo, design, sostenibilità che cercano finanziatori del territorio. Alle 21 infine si parlerà di “Luoghi pubblici e paesaggio urbano per una città moderna” con il Vicesindaco Giorgio Pizzolato, Ugo Baldini e professionisti di CAIRE (Cooperativa Architetti e Ingegneri Reggio Emilia), e Gianluca Peluffo, architetto 5+1AA Agenzia di Architettura.

Il 9 maggio si entra nel vivo del festival con incontri che toccano varie tematiche, dalle prospettive di sviluppo dell’economia sociale, alla digitalizzazione degli archivi d’impresa, dalla progettazione sostenibile a come affrontare la crisi costruendo sinergie, per concludere con “Il difficile mestiere dell’imprenditore”, cui parteciperà la vicepresidente di IBM Europa, Isabella Chiodi, e il presidente di Confindustria Veneto, Roberto Zuccato. Due figure di spicco del panorama imprenditoriale nazionale ed europeo, ma soprattutto due grandi amici di Mara Borriero, compianta presidente della Ska Group e della Meneghin Srl, al cui ricordo è dedicata la serata inaugurale. 

Ospiti d’eccezione sono attesi anche nella giornata di venerdì, a partire dall’incontro con Aldo Cazzullo, che presenterà il suo ultimo L’Italia s’è ridesta (ore 17.30, Lanificio Conte): un viaggio nell’Italia della crisi, un viaggio della “speranza”, che lascia più ottimisti di quando si è partiti. “Perché c’è un paese che alla crisi resiste, e che riparte; perché il mondo globale è una grande opportunità per un paese come il nostro: perché il mondo di domani è pieno di consumatori che vorrebbero comprare i nostri prodotti, vestirsi come noi, vivere come noi”. 

E’ il ritorno al Made in Italy, a quella “cura artigiana” che si esprime nel manifatturiero e che crea valore aggiunto per il nostro intero sistema di imprese, siano esse piccole, medie o multinazionali del lusso. Emerge però un interrogativo: quali sono le condizioni per un nuovo sviluppo manifatturiero? quali sono le caratteristiche degli “imprenditori del fare”?

Interrogativi su cui si discuterà in tre diversi dibattiti, durante i quali si metterà alla prova anche un nuovo format di dibattito. “Ritorno alla manifattura?” (venerdì 10, ore 21) si aprirà con un question time e contributi raccolti dal pubblico, che verranno poi sottoposti all’analisi di Massimo Carraro, presidente Gruppo Morellato, Ivan Malavasi, presidente nazionale CNA e futuro presidente di Rete Imprese Italia, Luca Paolazzi, direttore Centro Studi Confindustria e Giuseppe Sbalchiero, presidente Confartigianato Veneto. 

La giornata di venerdì affronterà, inoltre, il tema del capitale sociale e del coinvolgimento della comunità per lo sviluppo economico del Paese.

Seguirà, poi, “Impresa e cultura: nuove connessioni” (sabato 11, ore 11), che presenterà imprese di successo che hanno nella cultura artigianale del Made in Italy una componente irrinunciabile: da SuperDuper Hats di Matteo Gioli a Zanoby di Roberto Scaccia, da LoveTheSign di Simone Panfilo a Glass Architettura di Fabio D’Agnano.

Come recuperare la vecchia tradizione artigianale e svecchiarla adattandola ai nuovi contesti digitali e globali? Questo l’ultimo spunto di riflessione che verrà affrontato nel dialogo “Old artisans-New makers” (sabato 11, ore 16): a confronto un artigiano old-school, Gildo Sartori, e un nativo digitale, Michele Polico. 

Dalle 18,30 (di sabato) Piazza Rossi si vestirà di contemporaneo: verranno, infatti, esposte le idee progettuali emerse dal workshop “SchioDesignOpen”, che ha visto 18 architetti, designer, grafici affermati e “in erba”  lavorare per una settimana sul alcuni temi del centro storico.

 

LO SPETTACOLO: IL TORMENTO E L’ESTASI DI STEVE JOBS. Direttamente da New York arriva a chiudere il calendario degli appuntamenti della sesta edizione del Festival Città Impresa “Il tormento e l’estasi di Steve Jobs”, controverso spettacolo scritto dal celebre drammaturgo statunitense Mike Daisey e in cartellone al Teatro Astra di Schio sabato 11 maggio alle ore 21. 

Definito “tra gli spettacoli migliori a New York” (Wall Street Journal), “uno spettacolo intimo, struggente e appassionato, che ti rimane dentro per giorni, ipnotizzante” (Associated Press), “lo spettacolo migliore dell’anno” (Washington Post), “Il tormento e l’estasi di Steve Jobs” – la cui versione italiana è stata curata da Enrico Luttmann e Giampiero Solari e prodotta dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – esce per la prima volta dal capoluogo giuliano in un’anteprima esclusiva della tournée in programma nel prossimo autunno. 

Un monologo di 75 minuti corredato da contributi audio-video inediti, che racconta il Leonardo Da Vinci del XXI secolo: un’icona che ha cambiato il mondo, un’utopia che influenza tuttora l’immaginario collettivo. Ma come accade sempre per figure tanto straordinarie, anche quella di Jobs – e ancor più della sua Apple – presenta dei lati oscuri che Mike Daisey evidenzia in un testo dinamico e acutamente critico: come ad esempio, la famosa descrizione della città cinese di Shenzen, dove gli oggetti della Apple vengono assemblati, dove 430.000 operai vengono trattati da “ingranaggio” umano, dove non esistono tutela né diretti degli operai, dove dodicenni puliscono i vetri degli iPhone con sostanze tossiche. Un esempio singolare, ma non unico, di come la corsa inarrestabile a uno sviluppo incontrollato abbia trasformato un tranquillo villaggio della costa cinese in una città-impresa immensa e mostruosa. 

I biglietti per lo spettacolo (5-10 euro) sono in vendita presso la Fondazione Teatro Civico di Schio (800.601.171), lo IAT Schio e Val Leogra (Tel. 0445691392), e su vivaticket.it.    

 

Una produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, con la collaborazione di Fondazione Teatro Civico di Schio e Teatri Vi.Vi

 

LA CHIUSURA: ARCHIVI VIVI E FABBRICHE APERTE. E’ una chiusura all’insegna della riscoperta della storia imprenditoriale del territorio quella che il Festival Città Impresa mette in programma per domenica 12 maggio. Nella giornata di domenica, due aziende storiche di Schio – TTPS-The Tailor Pattern Support e Ladystile – apriranno i propri archivi per permettere al pubblico di scoprire i propri archivi. L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto “Archivi vivi”, promosso dal Comune di Schio. 

Le due aziende scledensi saranno poi affiancate da numerose altre imprese che, nella provincia di Vicenza – ma anche di Treviso, Padova e Verona – hanno aderito al progetto “Fabbriche Aperte”, promosso da Camera di Commercio di Vicenza e Vicenzaè, con il patrocinio della Regione del Veneto.   

Un trend abbastanza recente, quello del turismo industriale, che vanta già grandi numeri in Francia, Spagna e Germania, e che ha tutte le caratteristiche per diventare un’importante fetta del comparto turistico di un territorio, come quello delle Venezie, caratterizzato da un tessuto imprenditoriale fortemente radicato e diffuso. Dal settore alimentare al tessile, dalle tecnologie alla lavorazione delle pietre, dalla metalmeccanica alle concerie, l’edizione 2013 di Fabbriche Aperte offre l’opportunità unica per i non-addetti ai lavori di visitare spazi di archeologia industriale, musei d’impresa, aziende di prodotti e servizi, distretti industriali, villaggi industriali e spacci aziendali, calandosi fino in fondo nel territorio e scoprendone il lato più vitale. 

L’elenco completo delle aziende partecipanti a “Fabbriche Aperte” è disponibile sul sito

www.turismoindustrialevicenza.it, dove è possibile costruire il proprio itinerario per provincia o settore di attività. Infoline: 0444994770.   

 

INFORMAZIONI UTILI. Tutti gli eventi in programma sono a ingresso libero, tranne ove diversamente specificato. I posti in sala sono limitati: per avere garanzia di accesso, è sufficiente registrarsi sul sito

www.festivalcittaimpresa.it, dove è possibile consultare il calendario degli eventi per data, luogo, sezione. 

L’ingresso è a pagamento solo per lo spettacolo “Il tormento e l’estasi di Steve Jobs” (sabato 11 maggio, ore 21, Teatro Astra, Schio). I biglietti per lo spettacolo (5-10 euro) sono in vendita presso la Fondazione Teatro Civico di Schio (800.601.171), lo IAT Schio e Val Leogra (Tel. 0445691392), e su vivaticket.it.

E’ già molto attiva la rete di Facebook, con oltre  1100 fan che seguono il racconto “work in progress” alla pagina facebook.com/festivalcittaimpresa. Su Twitter il Festival è disponibile alla pagina @citta_impresa; hashtag ufficiali della manifestazione #cittaimpresa #capitaleinrete. 

Per raggiungere le sedi del Festival è possibile utilizzare il servizio di car-sharing messo a disposizione da Blablacar (

www.blablacar.it), mobility partner della sesta edizione della manifestazione.

CREDITS. Festival Città Impresa è un progetto Nordesteuropa Editore e VeneziePost 

Main Partner: Telecom Italia

Supporter: Fiera di Vicenza

Con il contributo di: Adacta Studio Associato, Bisol, Studio Bonini, Brazzale Gran Moravia, Forall Pal Zileri, Masi, Moncler, Sinv e altre 30 aziende del territorio

Media partner: Corriere del Veneto, Corriere del Trentino, Corriere dell’Alto Adige, La27esima Ora, ICMoving Channel, Marsilio, Artribune, Food 

Mobility partner: Blablacar

Partner tecnici: Atinedis, Bisson Auto, Congusto, CSFO, Dedama, I.P.S.S.A.R. Maffioli, P-One, Printmateria, Scatolificio Veneto  

Co-promotore territoriale: Comune di Schio

Main partner Schio: Sinv

Con la collaborazione di: Apindustria Vicenza, Confindustria Vicenza, CNA Vicenza, Confartigianato Vicenza, Confcommercio Schio, CPV-Centro Produttività Veneto, Demotech, De Pretto Industrie, Fas, Sella Farmaceutici, Sintesi Studio Associato, Telwin, Valex, Valenia, Schio Design Open, Schio Design Festival e Fondazione Teatro Civico.

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