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Schio. Il Coni restituisce lo Stadio di via Riboli alla città

Lo Stadio di atletica leggera di via Riboli è tornato nelle mani del Comune di Schio. Il passaggio di consegne è avvenuto oggi, e il Sindaco di Schio Valter Orsi ha ricevuto il testimone davanti a Erika Stefani, onorevole della Lega Nord, all’assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan, al consigliere provinciale delegato allo sport Maria Cristina Franco e all’amministratore delegato di Coni Servizi Alberto Miglietta.

E’ una storia lunga e non sempre facile quella del rapporto tra l’amministrazione comunale scledense e il Coni, conclusa l’estate scorsa con la formalizzazione del positivo accordo transattivo tra la proprietà e il concessionario, che dal 1988 ha gestito lo stadio come CPO – Centro di Preparazione Olimpica. Una storia che ora conta uno nuova presenza, quella di Paolo Dal Soglio, nuovo direttore dell’impianto, che nel 1981 era lanciatore di peso con l’Atletica Schio proprio nello stadio di via Riboli.

La storia:

Lo stadio di atletica leggera di Schio è sorto nel 1938 su iniziativa della Lanerossi, che intendeva così dotare il proprio gruppo sportivo di una struttura adeguata. L’impianto venne inaugurato il 25 settembre 1938 da Benito Mussolini e intitolato a Giosuè Poli, atleta, appassionato di molte discipline tra cui anche nuoto e calcio, allenatore, Presidente Nazionale della FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera) dal 1961 al 1969 e dirigente nazionale della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio). Dal 1967 la proprietà affida l’impianto in gestione al CONI, inizialmente sotto la direzione di Mario Lanzi (uno dei migliori rappresentanti del mezzofondo veloce italiano ( 400 e, soprattutto, 800 metri) negli anni 1930, piemontese d’origine e scledense d’adozione, morto a Schio il 20 febbraio 1980, a cui la Città ha dedicato una via e una palestra. Nel 1987 la Lanerossi decide di disfarsi della struttura, ma dato che il CONI non è interessato all’acquisto, l’impianto sportivo viene acquisito dal comune di Schio. Nel 1988 il nuovo proprietario sottoscrive una convenzione trentennale con il CONI per la gestione e la manutenzione dell’impianto. Per motivi legati a problemi finanziari, gestionali e strategici del CONI la gran parte dei lavori di miglioria della struttura previsti, in particolare la realizzazione di un rettilineo coperto, integrato con un minimo di gradoni per gli spettatori, non sono stati eseguiti. Ma per anni il CPO di Schio è stato un centro di grande prestigio, dove sono transitati atleti anche di livello internazionale. Con i CPO di Acqua Acetosa, Formia eTirrenia, è stato uno dei luoghi in cui si sono allenati e formati grandi atleti.

Oggi:

“CONI Servizi S.p.A. aveva comunicato alcuni anni fa la volontà di dismettere l’impianto di Schio prima della scadenza della convenzione con il Comune, fissata per il 20 ottobre 2018, nell’ambito del processo di riorganizzazione e razionalizzazione delle proprie spese – ha sottolineato Valter Orsi, Sindaco di Schio – D’altronde la struttura non era di sua proprietà e ha ritenuto di investire in altre. Da accordi assunti con la precedente amministrazione, l’1 settembre 2014 sarebbe dovuto scadere il contratto di gestione del centro da parte del Comitato Olimpico Nazionale. Da subito ci siamo attivati e nell’incontro organizzato da Confindustria Schio il 30 giugno 2014, che ha invitato a Schio il presidente Giovanni Malagò per parlare di industria e sport, l’assessore allo Sportautorita-low Aldo Munarini ed io abbiamo avuto la possibilità d’incontrare in sede privata il presidente e di sottoporre alla sua attenzione la pressante questione delle sorti di questo impianto. Da questo incontro – ha continuato Orsi – e da un altro a Roma siamo giunti all’accordo, che ha spostato il termine ultimo della gestione del centro da parte del CONI dall’1 settembre 2014 a oggi. Inoltre, l’accordo precedente prevedeva la realizzazione di un pistino di 100 mt. con costi di cantierizzazione a carico del Comune per una spesa tra i 50 e i 60 mila euro e il versamento da parte del CONI al comune di 320.000 euro, cioè 80.000 euro per ognuno dei quattro anni della risoluzione anticipata della convenzione. Raccolti i pareri degli addetti ai lavori e dei fruitori dello stadio ci siamo resi conto che la realizzazione del pistino non incontrava più l’interesse degli atleti e delle società sportive. In base a queste valutazioni il nuovo accordo ha previsto, che prevede 350.000 euro al Comune nei 4 anni di risoluzione anticipata, 350.000 euro al Comune nel 2015, il valore monetizzato del pistino e interventi di manutenzione straordinaria a carico del CONI. Siamo quindi riusciti a portare ad un nuovo inizio la situazione di crisi e di potenziale sospensione della gestione e dell’attività di questa prestigiosa struttura. Il nostro impegno – ha concluso – è ora quello di investire su di essa e di trovare partner disposti a farlo assieme a noi. In questo avrà sempre un ruolo il CONI che ha garantito il mantenimento dell’impianto di Schio nel circuito nazionale delle federazioni, ma l’impianto è anche un’importante occasione di crescita per lo sport locale.”

Passaggio-navetta-con-autorita-lowSoddisfazione è stata espressa anche da Aldo Munarini, assessore allo Sport nel comune di Schio, che ha commentato: “È stata una delle prime operazioni che ci ha visti protagonisti come Amministrazione e possiamo essere orgogliosi dei risultati ottenuti. Il nostro obiettivo ora è quello di riqualificare la struttura per farla diventare un centro di formazione sportiva multidisciplinare di richiamo nazionale. I primi interventi di manutenzione straordinaria, finanziati dal CONI, e legati alla manutenzione straordinaria del rettilineo coperto con costi in parte a carico di CONI servizi (manutenzione della struttura in ferro) ed in parte a carico del Comune (copertura del rettilineo, riparazioni immediate della recinzione, controllo accessi, interventi agli impianti termico ed idraulico), partiranno da maggio, perché la struttura è sempre usata. Dal 13 al 17 aprile ci saranno, infatti, le Giornate Gioco Sport cui partecipano 1500 alunni delle scuole primarie, le associazioni sportive che collaborano e studenti del Liceo Scientifico Tron, che dal prossimo anno scolastico avrà formalmente riconosciuto l’indirizzo sportivo. E questa è un’altra bella notizia per Schio e per lo stadio – ha continuato – che potrebbe diventare luogo di studio, di preparazione e allenamento anche per gli studenti di questa scuola. Questa struttura ha grandi potenzialità. È polivalente, dotata di impianti sportivi all’aperto e al coperto, foresteria, centro medico, sale riunioni, centro culturale e uffici. Ad oggi gli ingressi sono più di 50.000 l’anno e gli atleti che qui svolgono raduni o stage federali sono circa 1.500 ogni anno. Schio ha le carte in regola per essere sempre più una Città al centro del panorama sportivo nazionale. Abbiamo impianti sportivi importanti: il palasport, il campo da rugby, il centro natatorio, gli impianti di calcio, di tennis, di bocce, palestre e aree per attività sportive e ricreative, come il tiro con l’arco, piastre polivalenti, palestrine e tanto altro. Un grande patrimonio – ha concluso Munarini – che va valorizzato e gestito con cura, possibilmente facendo rete, al di là del singolo impianto, per l’obiettivo comune di crescere. Abbiamo anche un grande patrimonio di società e associazioni sportive, di atleti di fama che qui sono nati e cresciuti.”

Marta Boriero

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