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Schio. Inaugurato il primo campo da rugby sintetico del Veneto

Una mattinata di festa all’insegna dei giovani e dello sport. Si è svolta questa mattina, la cerimonia di inaugurazione del manto in sintetico che fa di quello di Schio il primo impianto del genere specifico per il rugby in Veneto. In tanti hanno partecipato al taglio del nastro nell’impianto di via del Redentore che in questi giorni sta ospitando il raduno di una rappresentativa giovanile triveneta della Federazione Italiana Rugby.

Oltre alle autorità scledensi e e dei Comuni limitrofi, presenti anche tanti cittadini, una rappresentanza del Campus – del cui progetto l’impianto rappresenta il primo tassello fisico – e tantissimi atleti della società Rugby Alto Vicentino, guidati dal presidente Marco Fantato. Sono intervenuti il sindaco Luigi Dalla Via, l’assessore Gabriele Terragin, Antonio Sambo per la Regione Veneto, il consigliere nazionale della Federazione Italiana Rugby Susanna Vecchi e il vicepresidente del Comitato Regionale Alessandro Biasiolo, il delegato CONI di Vicenza Marco Franceschetto e Ivo Dagazzini per l’Ulss 4. Presenti anche l’architetto Gaetano Bertolazzi, progettista dell’opera e dell’intero progetto del Campus, e Sergio Pento della Limonta, azienda che ha realizzato il manto.

“Questo campo è la dimostrazione che la buona amministrazione e la buona politica possono fare cose importanti. In un periodo in cui la realizzazione di opere pubbliche è ferma quasi dappertutto, noi andiamo avanti con progetti che guardano al futuro nel mondo dello sport, della scuola e della cultura. E questo senza aumentare il peso sui cittadini, ma grazie ad una gestione efficiente e seria. La nostra città, nel suo complesso, è simbolo della capacità di fare – ha detto il sindaco Luigi Dalla Via – Questo impianto, che darà risposta non solo agli appassionati di rugby ma anche ai 4000 studenti del Campus, nasce grazie ad un importante lavoro di squadra e a tutti va il nostro grazie”.

Per la Regione, che ha sostenuto il progetto con un finanziamento di un milione e mezzo, è intervenuto Antonio Sambo, che ha ricordato il suo stretto legame con il rugby e ha evidenziato che “questo sarà un impianto d’eccellenza e di prim’ordine, in grado di ospitare incontri importanti e di livello nazionale”. Susanna Vecchi della FIR ha sottolineato che “ogni nuovo impianto significa una crescita per lo sport e un nuovo punto di riferimento per i giovani: questa sarà una nuova casa per la palla ovale e per i valori di questo sport”. Alessandro Biasioloha quindi dato un “in bocca al lupo a quanti scenderanno su questo campo” ribadendo che “il Veneto è un territorio all’avanguardia sia dal punto di vista tecnico che degli impianti”. L’importanza dello sport per i ragazzi è stata sottolineata anche da Marco Franceschetto del CONI – “Serve un occhio di riguardo per lo sport perchè permette ai giovani di avere degli obiettivi per cui impegnarsi e lottare” – e da Ivo Dagazzinidell’Ulss – “lo sport è un investimento per la salute”.

 

Il campo   

Il campo – situato nell’area tra via del Redentore, via Colombara e via Raffaello – ha una lunghezza di 123 metri ed è largo 83 metri: dimensioni regolari per competizioni di campionati della serie maggiore e per gare internazionali. La superficie ha la possibilità di integrare il manto artificiale con erba naturale per ottenere nell’evoluzione dell’impianto sportivo, senza ulteriori modifiche e senza costi aggiuntivi nei sottofondi, una superficie in erba rinforzata. A questo primo stralcio sta seguendo ora una seconda fase dell’intervento che porterà allarealizzazione delle opere a completamento del “Centro sportivo Stadio del Rugby”, con spogliatoi, tribune e parcheggi. Il progetto complessivo prevede un investimento di 3 milioni 600 mila euro sostenuto da un finanziamento regionale di 1 milione 500 mila euro.

I lavori del secondo stralcio, iniziati nelle scorse settimane, prevedono la realizzazione dell’edificio che ospiterà le tribune lungo il lato maggiore del campo. La struttura sarà articolata in tre piani. Il piano terra avrà una superficie di circa 620 metri quadrati e ospiterà 4 spogliatoi per gli atleti e 2 per gli arbitri più il locale per il terzo tempo, dotato di una piccola cucina, e vani accessori e tecnici (infermeria, magazzino..). Al primo piano ci sarà una palestra che potrà essere utilizzata, come il campo, anche dagli istituti del Campus. Dal terzo piano scenderanno infine le gradinate per il pubblico: queste, assieme a delle “collinette” verdi che saranno presenti a lato del campo, consentiranno una capienza fino a 600 spettatori. A completare l’impianto sarà la realizzazione di una piazzetta alberata all’ingresso e di un adeguato sistema di parcheggi e di percorsi pedonali e ciclabili.

 

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