Ci risiamo: al primo grande caldo dell’anno torna a salire l’allarme ozono, quella sostanza che si forma nell’atmosfera a partire dai comuni inquinanti urbani per azione della luce solare, fenomeno tipico della stagione estiva. Ma si tratta di una sostanza che se respirate in grande concentrazione può risultare dannosa per l’organismo umano. E l’allarme è scattato anche a Schio. Domenica pomeriggio i valori hanno superato la cosiddetta “soglia di informazione”
che la legge fissa a 180 microgrammi per metro cubo. Alle 19 di domenica la centralina di via Vecellio ha toccato quota 191 microgrammi. Scatta perciò l’informazione alla cittadinanza. Se il dato dovesse superare quota 240 grammi, si supererebbe invece la soglia di allarme: il superamento di questo livello in condizioni meteorologiche stabili potrebbe comportare dei disturbi all’apparato
respiratorio, con tosse e irritazione a gola, naso, polmoni e occhi. Si può inoltre verificare una diminuzione della funzione polmonare, oppressione toracica e un aggravamento di asma ed altre patologie respiratorie. La maggior parte di questi effetti sono considerati dai medici a breve termine e cessano una volta che gli individui non sono più esposti ad elevati livelli di ozono. L’Arpav, tuttavia, prevede che i sintomi saranno piuttosto intensi, visto che la situazione di emergenza caldo si protrarrà almeno fino a giovedì prossimo.
Per i cittadini i consigli sono sempre gli stessi, diretti soprattutto alle persone anziane, ai bambini, alle donne in gravidanza e a chi è affetto da gravi malattie respiratorie e cardiache: evitare prolungate esposizioni all’aperto nelle ore più calde della giornata e ridurre al minimo lo svolgimento di attività fisiche affaticanti, privilegiando le prime ore del mattino e la sera. Gli esperti consigliano inoltre di ricambiare regolarmente l’aria di casa, preferibilmente nelle prime ore del giorno, e di adottare una dieta leggera con verdura, frutta e un’adeguata introduzione di liquidi.
di redazione Thiene on line