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Schio punta sulla mediazione interculturale. Dal progetto “Together” nasce anche un sito

Si è chiuso all’insegna della partecipazione il corso di formazione per mediatori culturali e operatori dei servizi pubblici e del privato sociale organizzato nell’ambito del progetto “Together – Promuovere conoscenza e autonomia”.

L’ultimo appuntamento del progetto – realizzato dal Comune di Schio con il finanziamento del Fondo Europeo per l’Integrazione dei Cittadini di Paesi Terzi 2007-2013 e sostenuto dal Ministero dell’Interno – si è svolto in una sala superiore di Palazzo Toaldi Capra affollata da una settantina di persone che hanno partecipato al percorso avviato lo scorso ottobre. A salutarli il sindaco Luigi Dalla Via e il viceprefetto di Vicenza Renata Carletti.

Il primo cittadino scledense ha voluto innanzitutto complimentarsi con tutti i promotori e gli organizzatori dell’iniziativa: “Questo progetto affronta un tema della cui portata spesso non si ha la giusta consapevolezza. Basta invece visitare le scuole per avere una percezione chiara di quella che è la società del presente e del futuro. Una società multietnica e multirazziale – ha sottolineato Dalla Via ricordando che nel 2011 a Schio un nuovo nato su tre è figlio di cittadini stranieri – Questa è la realtà ed è nostro dovere aumentare la consapevolezza di ciò ed attrezzarci. Schio lo sta facendo da tempo grazie ad una forte rete di associazioni e realtà. Questo progetto è uno strumento in più che mettiamo in campo in questo impegno. L’augurio è che si possa continuare in questa strada perché ciascuno di noi possa fare la propria parte per valorizzare questa realtà e, conoscendoci meglio, fare in modo che tutti vivano al meglio e contribuiscano a far crescere la nostra comunità”.

Parole di elogio al progetto sono poi state espresse dal viceprefetto Carletti che ha illustrato anche il ruolo di controllo svolto dalla Prefettura durante lo svolgimento del percorso: “Abbiamo sostenuto e apprezzato questa iniziativa che serve a promuovere le politiche di integrazione attraverso interventi concreti di mediazione e dialogo – ha spiegato Renata Carletti – Nella realtà in cui viviamo è importante che nel territorio si sviluppino azioni strategiche ed è anche per questo che si spiegano i significativi interventi della Comunità Europea per progetti di questo tipo. In questi mesi abbiamo verificato la validità del progetto che ci auguriamo possa avere ulteriori fondi e proseguire”.

together2Dopo i saluti, sono state descritte le attività svolte e presentati i dati delle persone coinvolte nel progetto: più di cento operatori e mediatori interculturali, più di 400 destinatari cittadini di Paesi terzi. Si sono così susseguiti gli interventi della responsabile del progetto, dott.ssa Roberta Battocchio, che ha ripercorso le finalità e illustrato i risultati conseguiti, e della dott.ssa Roberta Radich che ha spiegato le attività svolte nell’ambito della consulenza e della mediazione interculturale. La Presidente della Cooperativa Samarcanda ha quindi parlato dei laboratori realizzati con le donne immigrate mentre l’assistente sociale A. Calta della Cooperativa Primavera Nuova si è soffermata sugli interventi educativi svolti con le famiglie e i minori e la dott.ssa Anna Zicche ha presentato le modalità di funzionamento del sito www.togetherschio.it realizzato nell’ambito del progetto. L’incontro si è chiuso con il laboratorio interculturale Teatroforum a cura del gruppo di teatro del Centro Capta onlus.

Partner dell’iniziativa – che guarda con attenzione a minori, donne e famiglie di immigrati – sono le Cooperative Primavera Nuova e Samarcanda, le associazioni Centro Capta Onlus, il Mondo nella Città Onlus e il Coordinamento Stranieri. Il progetto è stato inoltre condiviso dall’Ulss 4, Comune di Santorso, Associazione AMAL e Ga-Adangbe.

di Redazione Thiene on line

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