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Schio. Sabato la commemorazione nel 79′ dall’assalto nazista alla Caserma Cella

Anche quest’anno per ricordare il 79esimo anniversario del 9 settembre 1943 – e in particolare i fatti che hanno segnato il cruento inizio della Resistenza a Schio – si terrà una cerimonia commemorativa in onore dei caduti durante l’assalto tedesco alla Caserma Cap. Cella.

All’interno si trovavano infatti, nella notte tra il 9 e il 10 settembre 1943, un battaglione del 57° reggimento Fanteria, una Compagnia di avieri ed una di alpini. In totale più di 1000 militari italiani.

Gli ufficiali alloggiavano presso case private, mentre la truppa era acquartierata nei locali
della caserma. Per ordine del comandante, maggiore Ferdinando Jeri, la truppa era stata disarmata il giorno 9 settembre. Alle 4.30 antimeridiane del 10 settembre 1943,
un autocarro che trasportava militari tedeschi in assetto di guerra appartenenti al 1° Reparto semoventi della 1° Divisione corazzata delle SS “Leibstandarte Adolf Hitler” proveniente da Vicenza, assaltò la
caserma.

L’aviere Giuseppe Moretto, in servizio di sentinella, venne immediatamente ucciso all’interno della garrita.

I militari tedeschi iniziarono a sparare in direzione delle finestre della caserma,
dopo aver illuminato l’immobile con alcuni fari. Successivamente penetrati all’interno delle camerate, spararono su chi tentava di opporsi alla cattura. I soldati feriti Masiero Marchi, Vincenzo Bernardi e Bruno Zavarise morirono lo stesso giorno in ospedale.

Altri sei militari rimasero feriti. Il giorno seguente, l’11 settembre 1943, i militari italiani presenti nella caserma vennero tradotti, con 54 autocorriere, in un campo di smistamento nei pressi di Mantova.

Da lì vennero successivamente deportati in Germania. (fonte P. Casentini)

Dedicata a tutti i caduti, i feriti, i resistenti di quella tragica notte e i superstiti internati in Germania dopo l’assalto, la cerimonia si terrà sabato 10 settembre alle ore 11 nel piazzale della Caserma Cap. Alp. M.D.V.M Pietro Cella.

La conclusione alla presenza delle autorità è prevista davanti alla lapide di via Rovereto.

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