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Schio. La minoranza delle donne e l’importanza della diversità

Il progetto ‘Una rappresentanza di altro genere’ promosso dal Comune di Schio ha dato i suoi risultati e ha evidenziato che nell’Alto Vicentino, in linea con la media nazionale, le donne sono sempre in minoranza. La ricerca, promossa dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Schio è stata condotta da Alisa Del Re e Lorenza Perini del Cirsg (Centro Interdipartimentale di Ricerca Studi di Genere) dell’Università di Padova, le quali hanno accompagnato i partecipanti del progetto nell’elaborazione di un’analisi del territorio sul tema ‘Cosa viene fatto e cosa si potrebbe ancora fare per realizzare politiche rispettose delle pari opportunità di genere nel nostro territorio: alcune riflessioni e proposte concrete’.

Dopo un’accurata analisi dei dati raccolti da inizio 2014 a oggi, è emerso fondamentalmente che nell’Alto Vicentino il genere femminile, sia nel settore pubblico che in quello privato, è decisamente in minoranza.
Nei Comuni dell’Ulss 4 infatti, le donne sindaco sono solo lo 0,6% contro il 12,8% del Veneto. Nei ruoli di assessore e consigliere invece le quote rosa salgono rispettivamente al 18,5 e 19,5%, in linea quindi con la media della regione. Ma quel che colpisce sono i ruoli delle donne. Perché se è vero che tra di loro ci sono parecchi assessori, è altrettanto vero che i loro assessorati non sono mai di primo piano. Alle donne spettano in primis cultura, istruzione e sociale, mentre si colleghi ‘maschi’ vanno gli assessorati decisionali, come bilancio, patrimonio, lavori pubblici. Non una grande soddisfazione quindi per le signore della politica locale, che per quanto si diano da fare, sono sempre relegate dietro i pantaloni di chi comanda per davvero.
Non è da meno il settore privato, dove le donne manager rappresentano soltanto il 27% del totale.
“Il progetto voleva dare uno sguardo nuovo alla gestione dei ‘poteri’ in ogni ambito – hanno commentato Del Re e Perini – e la ricerca riguardava anche altre minoranze di genere, come il mondo della disabilità o altre nicchie della nostra società. Bisogna anche ricordare alle donne, che spesso sono le prime ad avere poca consapevolezza delle differenze di genere”.
Obiettivo degli incontri era sensibilizzare i giovani alla partecipazione civico-politica nel territorio, mantenendo uno sguardi attento anche al settore privato. Questo per valorizzare le risorse di entrambi i generi, maschile e femminile, sottolineando che entrambi, proprio per le diverse specificità, rappresentano risorse importanti.
“Ci siamo resi conto che serve un cambiamento di mentalità – ha commentato Alisa Del Re – Molti passi sono stati fatto, ma tanti ne restano ancora da fare per realizzare una vera parità di genere.
L’obiettivo deve essere quello di riconoscere le diverse specificità valorizzandole – ha concluso – e poi integrare positivamente per dare sostanza alla democrazia e risolvere i problemi legati al governo di una comunità”.
Soddisfatta del lavoro svolto anche Cristina Marigo, assessore al Sociale nel Comune di Schio, che ha commentato: “Abbiamo preso la palla dalla precedente amministrazione e abbiamo portato avanti il progetto che era valido. Schio è molto attenta alle pari opportunità e dopo aver valutato i risultati di questa ricerca, lo stimolo a valorizzare i diversi ruoli diventa ancora maggiore”.

Anna Bianchini

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