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Thiene. Cani in piazza contro il nuovo regolamento. Enpa: “Cerchiamo solo di stare bene con loro in città”

L’iniziativa  “passeggiata a 6 zampe” di O.S.A. ha fatto scendere in piazza a Thiene oltre 150 persone, con decine di cani al fianco, che mal digeriscono il nuovo regolamento comunale sui cani. Numeri da successo, se si pensa che in Veneto nemmeno la vicenda della Banca Popolare di Vicenza è riuscita a chiamare in prima battuta tanti partecipanti e ancora oggi, si fa fatica ad organizzare una manifestazione di protesta.

Una contestazione pacifica sotto le finestre del Municipio di Thiene che ha richiamato gli amanti degli animali, muniti oltre che dell’ormai più che famosa bottiglietta d’acqua anche di cartelli con slogan d’effetto, a firmare una petizione per la modifica del nuovo regolamento cani che tanto li hanno fatti infuriare scaldando, e di molto, gli animi nei vari social network. Duecento le firme raccolte, con chi, anche se non ha partecipato a tutta la manifestazione, ha fatto blitz in piazza del Municipio per dare il proprio contributo.
“Siamo qua in piazza coi nostri cani per protestare – dichiara Enrico Santini portavoce di O.S.A – Chiediamo la modifica di quattro punti dell’ordinanza 104EC”.
Un nuovo regolamento che per i proprietari dei cani limita significativamente il vivere quotidiano in città coi loro compagni a quattro zampe, trovando ingiusto di dover subire un taglio pass2alla propria libertà per colpa di quei padroni di cani incivili che non puliscono: “Ci chiediamo ad oggi quante sanzioni siano state date al proprietario che non ha raccolto la deiezione del cane – continua Santini – Chi sporca la città è giusto venga sanzionato, sono gli incivili che sporcano la città, anche chi getta il mozzicone di sigaretta o la carta lorda la città, non tutti i proprietari dei cani. Chiediamo tra l’altro che sia concesso l’ingresso dei cani in alcune aree dei 22 parchi esclusi, in modo da dare la possibilità ad una mamma o ad upass1na nonna che accompagnano i bimbi di stare nelle loro vicinanze per sorvegliarli. Per quanto riguarda il punto 5, chiediamo l’eliminazione totale perché lo riteniamo inapplicabile”.

Concetti condivisi da Enpa Thiene, con la presidente Federica De Pretto che già dalle prime battute dichiarava l’inaccettabilità del nuovo regolamento. Non poteva quindi mancare la sua presenza alla ‘passeggiata a 6 zampe’, accompagnata dal suo cucciolotto a quattro zampe. Una passeggiata fatta passando a fianco Villa Fabris, poi verso il Bosco e risalita nuovamente in centro, il tutto senza alcuna animosità, ‘scortati’ da vigili urbani, carabinieri e poliziotti. “Come si può vedere oggi in piazza ci sono tante persone, che sono stanche di non essere state ascoltate – commenta Federica De Pretto – E’ bello vedere così tanti cani e tante persone che li amano: noi cerchiamo solo di stare bene in città coi nostri cani”.

A margine della manifestazione l’amministrazione comunale, nelle persone del vicesindaco Alberto Samperi e dell’assessore Andrea Zorzan, giunti sul posto solo come spettatori e parchi di dichiarazioni perché ritengono, come espresso a microfoni spenti, esaustiva e significativa la lettera fatta dal sindaco Gianni Casarotto in risposta alle polemiche scaturite dal nuovo regolamento. Nessuna dichiarazione da parte degli assessori che in questi giorni si sono lasciati andare, abbandonando i loro pensieri spesso di nervosismo evidente ai social network, terreno di una battaglia non ancora terminata.
Tutto per un’ordinanza comunale che ha innescato una cagnara virtuale sulle pagine facebook cittadine con due schieramenti opposti, chi a favore dei divieti ai cani in città e chi no, nel mezzo ci sta Fido reo indiretto ed inconsapevole di tanta diatriba. Di certo non si può dire che Thiene da questo punto di vista non sia una città moderna, con pensieri e considerazioni che veicolano a suon di hashtag, magari passeggiando su di un marciapiede, naso incollato allo smartphone, pestando la cacca di un cane o gettando per terra il mozzicone della sigaretta, perché sporcare è democratico, pulire un po’ meno.

Paola Viero

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