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Thiene. Incontro con Autismo Triveneto per un centro diurno

’Mi hanno cambiato il bambino’: questa e` la frase con cui Manuela, mamma di un bambino autistico, esprime l’esperienza devastante di ’svegliarsi una mattina e trovarsi con un altro bambino con le sembianze del tuo’.
Genitori che vedono il figlio all’improvviso regredire, perdere la capacita` di comunicare, il contatto con l’esterno ed isolarsi nelle stereotipie ed in comportamenti ripetitivi e incomprensibili.

Un vissuto che spesso ha i caratteri di un dramma, e al quale la cooperativa Autismo  Triveneto da 12 anni, cerca di dare una risposta, non accontentandosi di pensare ai piccoli, ma rivolgendo un pensiero anche ai futuri adulti autistici.
A favore di questi ultimi e delle loro famiglie e` stata organizzata una serata informativa sull’autismo giovedì 20 settembre alle 20,30 alla parrocchia San Vincenzo, per proporre l’apertura di un centro diurno specialistico per ragazzi ed adulti con disturbi dello spettro autistico.
La problematica vissuta dai genitori di un bambino autistico e` destinata a durare oltre i confini della loro stessa vita. Perché dall’autismo non si guarisce, e purtroppo attualmente l’adulto autistico si trova abbandonato dalle istituzioni che prima lo avevano sostenuto, in carico totalmente alla famiglia, esacerbato dalla solitudine e dal vuoto delle sue giornate e sempre più preda di comportamenti stereotipati e, nei casi più gravi, autolesionisti.
Per i genitori di questi bambini lo spettro del futuro avvelena la già precaria esistenza presente e questo li spinge ad associarsi per pensare ad una soluzione piu` dignitosa per i loro figli. Una struttura all’interno della quale non vengano sprecati, ma anzi valorizzati gli anni della maturità, nei quali le persone autistiche diventano più ricettive e motivate e potrebbero, con un approccio psicoeducativo corretto, migliorare nello sviluppo delle loro abilita`.
L’associazione Autismo Triveneto e la cooperativa sociale Primavera85 dal 2008, collaborano per costruire un contesto sociale che garantisca anche alle persone autistiche la possibilita` di venire educate e poi di crescere e maturare anche al di fuori del loro contesto familiare.
’In questo spirito abbiamo gia` creato il centro diurno  ’Con-Tatto’ a Valmarana di Altavilla- spiega Tania Binozzo, mamma di un bambino autistico-  la prima residenza speciale per persone autistiche nel Veneto, con una decina di utenti coinvolti in diverse attività volte alla conquista dell’autonomia. Inoltre abbiamo due centri pomeridiani a Vicenza e a Thiene, nei quali, oltre ad offrire un intervento specialistico per i ragazzi disabili, con la possibilità di un aiuto organizzativo anche a scuola, formiamo genitori ed insegnanti, perche` riescano ad organizzare un ambiente educativo adatto ai soggetti autistici.
Purtroppo tutti questi interventi devono essere autofinanziati , e solo cosi` si puo` sopperire alle carenze di un momento di crisi, in cui ci sono meno risorse per chi ha bisogno, anche se ’e` dall’aiuto che viene fornito alle famiglie in difficolta` che si dovrebbe giudicare la civilta` di un paese’, come osserva Maria Pia Bonato, mamma ‘speciale’ anche lei.
’Per questo e` essenziale che tutti i genitori che potrebbero essere interessati al centro diurno siano presenti all’incontro – spiega Tania – perche` il raggiungimento di un certo numero di utenti potenziali ci puo` facilitare nell’ottenere l’appoggio dell’Ulss alla nostra iniziativa.’
Per un genitore puo` voler dire veramente tanto trovare un’istituzione nella quale puo` lasciare il figlio da solo ’a cuor leggero’.’ L’unione fa la forza- conclude Maria Pia –  e  il non sentirsi un’isola nell’oceano, il vedere che tanti altri fronteggiano il tuo stesso problema, puo` dare veramente tanta forza e sollievo.’

Umberto D’Anna

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