Da quindici giorni in via San Vincenzo si rivive l’incubo delle siringhe abbandonate e sporche di sangue. Alcuni abitanti e lavoratori della zona hanno dovuto affrontare con sgomento e incredulità un fatto degradante che sembra farci rimbalzare indietro nel tempo.
Erano gli anni ’80 infatti quando nei vari giardini e parchi pubblici venivano spesso rinvenute siringhe usate da tossicodipendenti e poi abbandonate senza nessuna precauzione. Sembrava però che con l’avvento delle droghe moderne le siringhe, e i pericoli ad esse connessi, rimanessero un ricordo relegato al passato.
‘Il ritrovamento di siringhe abbandonate è segno di degrado – ha spiegato Paola Squillaro, titolare dello studio 2M, con sede nella zona – Ne troviamo quasi quotidianamente, in diversi posti, ma tutti in un’area ristretta della via. Abbiamo chiamato i vigili e l’Ufficio Ecologia che sono intervenuti subito. Però se pensiamo che passano mamme con bambini, che c’è una scuola qui vicino e che ci si può pungere e magari infettare, la cosa ci fa preoccupare e vogliamo che non si ripeta’.
Le siringhe sporche di sangue hanno messo in subbuglio la via San Vincenzo, i cui residenti e lavoratori si chiedono come sia possibile che nel 2013 sia tornato un incubo dal quale si pensava di essersi risvegliati.
‘Sembra impossibile che possa accadere oggi – ha sottolineato Emanuele Cattelan, presidente Ascom di Thiene, che frequenta assiduamente la zona– perché il tempo della droga in siringa pensavamo fosse finito per sempre. Ma la droga in siringa oggi costa pochissimo e magari questo è il motivo per cui di questi tempi ritorna in voga’.
L’affaire siringhe passerà ora probabilmente nelle mani del Comune e delle forze dell’ordine, già interpellati e intervenuti a pulire via San Vincenzo.
‘Probabilmente è venuto uno spacciatore a vivere nella zona – ha detto Nicola Vasco, 44 anni, che vive in uno dei condomini – perché da quindici giorni troviamo siringhe abbandonate lungo il ciglio della strada e nelle fioriere qui intorno. Evidentemente arrivano a fare il pieno da lui e appena hanno ‘la roba’ tra le mani la usano senza farsi nessuno scrupolo’
Anna Bianchini