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Valdastico. Medici che vanno e vengono e casa di risposo: arrivano Lanzarin e Ciambetti

Medico che cambia 6 volte in meno di due anni,  nessuno che voglia prestare servizio in zona di montagna, in particolare nella Valle dell’Astico. Per questo motivo, ma anche per affrontare la situazione della casa di riposo, che sta a cuore alla comunità di Valdastico, è arrivata in tarda mattinata l’assessore regionale Manuela Lanzarin. Accompagnata dal Presidente del Consiglio della Regione Veneto Roberto Ciambetti, l’assessore più richiesto del Veneto al momento, dove è in pieno corso la riforma sanitaria che non ha fatto contento l’Altovicentino, era stata invitata da mesi dal sindaco Claudio Guglielmi.

Il primo cittadino aveva lanciato un appello accorato alla Regione, dopo l’arrivo in paese dell’ennesimo medico. Il sesto sostituto con una popolazione di età media anziana, in rivolta perchè non è facile ad una certa età dover fare i conti con avvicendamenti che destabilizzano persone ‘fragili’, che avrebbero bisogno di punti fermi. Specie se c’è in ballo il valore supremo della vita di ogni cittadino: la salute.

L’assessore Lanzarin ha ascoltato personalmente il racconto di Guglielmi, che non ha nascosto la propria preoccupazione per una situazione precaria, le cui lamentele, che spesso sfociano in dramma quando si è dinanzi ad anziani che non hanno nemmeno la forza fisica per mettere un piede fuori casa, ricadono sempre sui primi cittadini. ‘Sono mesi, forse anni che lotto per il problema del medico di base. Il bando viene snobbato dai medici, che hanno difficoltà ad accettare incarichi nelle cosiddette zone disagiate – ha spiegato Guglielmi – ho detto all’assessore che data la densità dei paesi, questi professionisti, trasferendo la loro attività in zone come la Valle, si ritrovano con pochi assistiti, senza considerare la difficoltà del loro doversi muovere in un territorio, che con il maltempo, diventa scoraggiante per chi deve poi fare la spola per questo e quel paese. Mi ha promesso che vedrà come sistemare il bando, in modo che possa diventare più appetibile per chi, incentivato, non farebbe la fatica che fa adesso nell’accettare un incarico che deve essere stabile. Oltre alla salute fisica, c’è di mezzo quella psicologica degli assistiti, che fanno fatica ogni volta, a raccontare nuovamente la loro storia clinica. E quando finalmente, entrano in simbiosi con i medici curanti, questi vengono sostituiti dal prossimo se non vengono stabilizzati. Manuela Lanzarin mi ha promesso che rivolgerà maggiore attenzione ai problemi della montagna, che problemi simili si sono registrati nel bellunese e che presto troverà soluzioni come è accaduto per quell’area disagiata. I medici, mi ha rassicurato, ci sono’.

Emanuela Lanzarin ha promesso attenzione anche per la casa di riposo, per la quale è pronto un bando che potrebbe dare la svolta ad una situazione di disagio, per fortuna non grave.

di redazione Altovicentinonline

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