Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna fanno fronte comune in nome della qualità dell’aria che si respira, che dovrà essere sottoposta a regole comuni ed omogenee al di là delle differenze politiche tra regioni.

“La salute dei cittadini e la qualità dell’ambiente sono obiettivi prioritari – spiegano i 4 assessori all’Ambiente, che si sono messi al lavoro uniti, al di là dei confini e delle differenze politiche, per regole sempre più omogenee, per ridurre le emissioni e vincere la sfida della sostenibilità.

Nel 2017 fu siglato l’Accordo di Bacino Padano ed entro il 2020 ci sarà la completa armonizzazione di tutte le misure contro l’inquinamento.

“La qualità dell’aria va oltre i confini amministrativi e travalica ogni differenza di colore politico. La salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente sono obiettivi prioritari nella sfida delle Regioni del Bacino Padano per un’aria più pulita. Entro il 2020 l’obiettivo è armonizzare e rendere omogenee le norme e le misure applicate in un territorio che da solo produce il 50% del Pil nazionale e dove vivono 23 milioni di persone. Quelle al via il 1 ottobre rappresentano già risultati avanzati di questo lavoro di area vasta che vogliamo portare a completo compimento”.

Parlano a una sola voce gli assessori regionali all’Ambiente delle quattro Regioni interessate dalla procedura di infrazione comunitaria sugli sforamenti dei limiti delle polveri sottili: Gianpaolo Bottacin (Veneto), Raffaele Cattaneo (Lombardia), Paola Gazzolo (Emilia-Romagna) e Alberto Valmaggia (Piemonte).

“Già a luglio abbiamo incontrato il ministro all’Ambiente Sergio Costa per ribadire la volontà di continuare l’impegno condiviso negli ultimi anni anche con il Governo nazionale, suggellato dalla firma a Bologna dell’Accordo di Bacino Padano nel giugno del 2017: un’intesa al rialzo, con norme condivise, sfidanti e ambiziose, abbinata ad un pacchetto di 16 milioni di euro per ridurre le emissioni delle attività agricole, zootecniche e favorire la rottamazione dei mezzi più inquinanti. Ora serve continuare con grande serietà e senso di responsabilità l’impegno verso un modello di sviluppo sempre più sostenibile a cui tutto il mondo sta guardando, come indica l’Agenda 2030 dell’Onu. Per riuscirci – hanno concluso i 4 assessori – è fondamentale la collaborazione dei cittadini: ciascuno, con i propri comportamenti quotidiani, può fornire un grande contributo per il futuro delle nostre comunità. Nessuno deve sentirsi escluso: la salute, la qualità della vita e dell’ambiente dipendono dalle scelte di ciascuno di noi”.

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