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In Veneto, prima applicazione del decreto-Salvini. Espulso spacciatore nigeriano

“Tocchiamo con mano i primi effetti della legalità affermata dal decreto Salvini. Finalmente i delinquenti tornano a casa loro, com’è giusto che sia e come hanno sancito il Ministro dell’Interno, il Governo e il Parlamento con la fiducia votata ieri dal Senato. Bene così, avanti così”.

 

Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta la notizia che è stata respinta la richiesta di protezione internazionale di uno spacciatore di droga nigeriano richiedente asilo, sorpreso in flagranza di reato alcuni giorni fa dalla Polizia Locale di Treviso che, nel suo alloggio nella struttura di accoglienza dove era ospitato nella ex caserma Serena di Dosson, ha poi trovato altri 240 grammi di marijuana. L’uomo è ora nel Cpr di Brindisi e verrà espulso.

 

“Per troppo tempo, per anni – aggiunge Zaia – abbiamo dovuto assistere a imprese come quella di questo delinquente  troppo spesso accompagnate da una sorta di inaccettabile impunità. Ora basta, l’aria è cambiata anche in Italia, grazie alla concretezza di un lavoro che il Ministro dell’Interno ha portato avanti tenacemente in questi mesi”.

 

“Siamo anche di fronte – conclude Zaia – alla risposta concreta a chi ha criticato il provvedimento sostenendo che non avrebbe funzionato. Invece funziona, alla grande”.

a cura dell’Ufficio Stampa della Regione Veneto

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