Ringrazio il Governatore Zaia per l’assoluto impegno nel pretendere il rispetto del voto democraticamente espresso dai veneti nel chiedere l’autonomia.  Sono d’accordo che non saranno tollerabili truffe politiche o carnevalate”. È la nota diffusa dal Consigliere regionale Stefano Casali di Centro Destra Veneto – Autonomia e Libertà in merito all’autonomia della regione.

 

“Nel caso in cui a Roma non si voglia dar seguito a ciò che è stato chiesto nel rispetto della Costituzione – afferma – proporrò a tutti i colleghi Consiglieri regionali di scendere a Roma per sostenere l’Autonomia chiesta dai nostri concittadini a gran voce il 21 ottobre 2017 e la linea più che corretta di Zaia nel pretenderla. Ormai mancano poche ore e presto sapremo se vi è rispetto o se a Palazzo Chigi si stanno inventando espedienti per annacquare o ritardare l’Autonomia – precisa il Consigliere – Abbiamo visto che per il reddito di cittadinanza/poltronanza, legge sbagliatissima, il tempo e l’impegno è stato trovato. Quindi, anche ritardi strumentali dovranno essere censurati dal Veneto. Sono sicuro che gli amici e colleghi Consiglieri regionali – conclude Casali – qualora la legge non venga rispettata, saranno pronti a scendere a Roma per far sentire ulteriormente la voce dei veneti. Non possiamo più permetterci di stare a guardare inermi. Il Veneto merita più rispetto”.

Moretti e Autonomia: ‘Zaia spara troppo alto’

“Probabilmente anche la data del 15 febbraio passerà in cavalleria nonostante le promesse e gli ultimatum. Sull’autonomia la Regione non ha ancora niente in mano ed è sempre più evidente che, semmai dovesse arrivare, sarà una scatola vuota. Quello di Zaia è un libro dei sogni già accantonato dal ministro leghista Stefani: i nove decimi del gettito fiscale non resteranno in Veneto e l’intera partita sarà a costo zero per lo Stato”.

Alessandra Moretti, Consigliera regionale del Partito Democratico, interviene sulla trattativa in corso tra Governo, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna sull’autonomia differenziata a pochi giorni dalla data prevista per la firma dell’intesa, venerdì prossimo. “Il modello da seguire era ed è quello dell’Emilia Romagna che non ha speso un euro per avviare una trattativa con Roma, evidenziando la manovra puramente propagandistica del referendum voluto da Zaia. Una campagna elettorale fatta pagare a tutti i contribuenti. Bonaccini ha ribadito come la sua Regione non chieda un euro in più allo Stato, ma il trasferimento delle stesse risorse necessarie per gestire le nuove materie, che non sono le 23 pretese dal Veneto. Zaia spara alto, sapendo che non potrà ottenere quanto richiesto, per tenere in mobilitazione permanente la base leghista, un partito che, nonostante la linea sovranista di Salvini, non è mai uscito dall’ambiguità secessionista, tema che non appartiene al centrosinistra”.

“Gli sprechi – sottolinea Moretti – non si combattono spaccando l’unità del Paese. Le dichiarazioni del ministro Bussetti sul Sud a cui non servono più risorse ma maggior sacrificio e impegno, sono la riproposizione di triti luoghi comuni. Ma d’altronde la Lega è questa: in Consiglio regionale il Pdl sul referendum consultivo per l’indipendenza del Veneto è stato riposto in un cassetto anziché cestinato. Magari potrà tornare utile fra qualche tempo, tante volte dovesse saltare l’intesa per l’autonomia”.

a cura dell’Ufficio Stampa della Regione Veneto

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