Sputare addosso ad un poliziotto non costituirebbe reato. Lo stabilisce un giudice che, dopo due anni dal fatto,  ha definito ‘particolare tenuità del gesto’ il ragazzo che era finito a processo per oltraggio a pubblico ufficiale.

Il giovane, secondo quanto riportato da Milano Today, due anni  scese in una piazza meneghina per manifestare, assieme ad altri quatto suoi amici, danneggiando delle bandiere del Pd.  Non contenti però, avrebbero preso di mira anche gli agenti di polizia chiamati per controllare la manifestazione. Un epilogo segnato con gli sputi in faccia ad un poliziotto da parte di uno dei cinque.

Sap “quanta amarezza, le pene andrebbero inasprite”
“E’ stato assolto dopo aver sputato contro un poliziotto, durante una manifestazione, poiché il suo gesto dal giudice è stato ritenuto “tenue”. Ancora una volta ci sentiamo in dovere di esprimere la nostra amarezza per eventi di questo tipo, intervenendo nel merito ed esprimendo la nostra indignazione sui nostri canali web e social, affinché episodi del genere abbiano la giusta rilevanza. Non si può certamente sminuire in questo modo il prezioso lavoro di un operatore di Polizia – commenta il Sindacato Autonomo di Polizia – Come Sap, ancora una volta, non siamo rimasti a guardare. Questa è l’ennesima occasione per urlare ancora di più, a gran voce, la necessità di nuove garanzie funzionali per i colleghi operativi su strada. Tra le tante proposte del Sap, vi è anche quella di un inasprimento delle pene per i reati di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale”

Caretta (FdI): ” basta buonismo, siamo col Sap”
“L’inspiegabile sentenza di assoluzione per “tenuità del fatto” di un manifestante antagonista, colpevole di aver sputato a un agente, evidenzia la necessità inderogabile di inserire nel nostro ordinamento il reato di “terrorismo di piazza” – dichiara Maria Cristina Caretta deputato di Fratelli d’Italia- Di assurdità in assurdità qualcuno potrebbe domandarsi se sputare a un giudice dopo una sentenza avversa vada considerato o meno un fatto degno di essere perseguito, perché ogni passo indietro nel rispetto delle leggi e di chi le fa rispettare, che sia un poliziotto o un giudice, è un intollerabile segno di debolezza da parte delle istituzioni. Noi di Fratelli d’Italia condividiamo e sosteniamo questa proposta avanzata dai sindacati di polizia sempre più esasperati da decisioni che amareggiano gli italiani in divisa e tutti i cittadini rispettosi delle leggi. Non è più tollerabile che il primo delinquente che scende in piazza con il preciso intento di aggredire le nostre forze di polizia possa farla franca. Ogni aggressione ad un uomo in divisa è un’aggressione a tutti noi e FdI intende farsi carico in Parlamento di questa proposta di legge, così come intendiamo far perseguire chi manifesta con il volto travisato per non farsi riconoscere. Il buonismo e il lassismo verso fatti intollerabili non ci vedrà mai indifferenti perché noi saremo sempre dalla parte delle forze dell’ordine e dei cittadini onesti”.

di Redazione AltovicentinOnline

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