- AltoVicentinOnline - https://www.altovicentinonline.it -

Carrè. Dal Burkina Faso i bambini di Missionland: “Insieme ce la faremo”. Video

“Forza Italia, siamo tutti con voi. Insieme ce la faremo”.

Non una frase banale di circostanza, ma il suono tintinnante delle voci di tanti bambini del Burkina Faso, di quelli che i problemi li conoscono davvero e che hanno deciso di farsi sentire, insieme agli adulti che si occupano di loro, per testimoniare che non siamo solo noi a fare qualcosa per loro, ma anche loro possono fare qualcosa per noi.

Il video arriva da un villaggio sperduto nell’Africa Nera, dove Missionland, la onlus di Carrè capitanata da Roberto Maculan, realizza da anni progetti importanti per aiutare chi vive in quel povero paese ad ‘allevare’ le sue ricchezze per essere indipendente.

Ora il problema è in Italia. Una Italia ricca e viziata, che rispetto a loro ha tutto e molto di più, ma che si trova adesso a dover lottare per la sopravvivenza di moltissimi cittadini, colpiti da un virus che sta mietendo un numero altissimo di vittime.

E questa volta le cliniche mobili di Missionland, abituate a solcare le dune del deserto o le rocce dei territori in guerra, rimarranno in casa, a dare supporto agli ospedali high-tech del Veneto, che rischiano il collasso.

“Osservando lo svolgersi dei fatti e unendo le esperienze che abbiamo visto in passato, lavorando in paesi dove ci sono scarse risorse finanziarie, ho deciso di mettere a disposizione le cliniche mobili della mia associazione – ha spiegato Roberto Maculan – Teniamo presente che l’emergenza è sempre stata affrontata molto bene con le tende da campo, ma sono consapevole che le nostre cliniche sono perfette per affrontare situazioni di epidemie, come abbiamo potuto vedere in Sierra Leone, dove abbiamo combattuto l’ebola. Sono autonome di panello solare e autosufficienti, forniscono acqua ed energia pulita e sono molto adatte alle emergenze anche perché possono essere operative per interventi chirurgici. Abbiamo già fatto diversi interventi, ad Amatrice e in Albania subito dopo il terremoto. Non avrei mai immaginato che potessero essere utili proprio a casa nostra.  Noi siamo pronti a partire dalla nostra sede di Carré anche subito, attendiamo solo un riscontro dalle istituzioni”.

A.B.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su: