“Gli scienziati hanno svelato che il Veneto è un caso unico al mondo per la sua conformazione, che purtroppo rende praticamente impossibile il giusto ricambio d’aria”.
Gianpaolo Bottacin spiega così l’alto tasso di inquinamento nella regione, sottolineando che fortunatamente “gli ultimi dati resi noti da Arpav hanno rilevato il dimezzamento degli inquinanti”.
L’assessore all’Ambiente della Regione Veneto spiega: “Nonostante la conformazione del territorio, nelle ultime rilevazioni di Arpav si registra, dopo dieci anni, un miglioramento della salute della nostra aria, arrivando addirittura a dimezzare alcuni importanti inquinanti. Certo, non abbiamo ancora un risultato ottimale e, per questo, l’impegno e l’attenzione sono sempre al massimo, ma questo bilancio di Arpav dà ragione alle buone politiche adottate anche dalla Regione del Veneto”.
Bottacin risponde al consigliere di opposizione Andrea Zanoni, che ha sollecitato “un Piano Aria efficace, non come quello attuale, anche perché lo smog ogni anno in Italia provoca decine di migliaia di morti premature. I continui sforamenti del valore limite giornaliero di Pm 10 parlano da soli. L’accordo di bacino padano, stipulato ormai più di 5 anni fa, già debole di suo, è stato puntualmente disatteso a suon di deroghe da parte di Regioni e Comuni. Con un quadro del genere è sconcertante pensare che per tutelare la salute dei più giovani sia sufficiente non farli uscire all’aperto durante l’intervallo”. Era stato il sindaco di Treviso, Mario Conte, a suggerire, in questi giorni di allerta smog, di svolgere la ricreazione degli studenti all’interno delle scuole.
L’allarme inquinamento, nel frattempo, rimane alto e così la paura dei cittadini.
“Ricordo che l’accordo del Bacino Padano (oltre al Veneto ci fa parte la Lombardia, il Piemonte e l’Emilia Romagna) è stato integrato, l’anno scorso, con misure straordinarie e condivise e che è in fase di revisione anche il nuovo Piano dell’aria: significa che le azioni messe in campo per contrastare l’inquinamento dell’aria da parte delle quattro Regioni sono le medesime, anche se con governi di colore diverso – ha concluso Bottacin –
“E’ stucchevole – ha concluso Bottacin – Il picco di inquinamento dell’aria, su cui non stiamo abbassando la guardia e i numeri recenti dimostrano che qualche risultato, con le azioni promosse, lo abbiamo ottenuto, un conto è averlo per 365 giorni all’anno e un conto è averlo per qualche ora o qualche giorno. Ricordo che più di dieci anni fa, questi episodi, che preoccupano, erano numerosissimi”.