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In bici a Lampedusa da Cogollo del Cengio, la traversata di Romer Marini

La sua è una storia che parla di volontà di ferro. Un racconto di coraggio e tenacia che si srotola sui pedali di una bicicletta.  Un viaggio che lo ha portato dall’Alto Vicentino sino a Lampedusa. Fino a lì, in quell’isola che solo qualche anno fa gli stregò il cuore, quasi strappandogli una promessa. L’impresa compiuta da Romer Marini di Mosson del Cogollo del Cengio ha dello straordinario: neofita della bici, prima di percorrere tutto lo Stivale, si è preparato meticolosamente. Comperando la bicicletta giusta, allenandosi per quasi un anno e infine montando in sella, con lo sguardo puntato a Sud.

Un’avventura non completamente in solitaria perché, come riporta Il Giornale di Vicenza, al fianco di Romer c’erano anche altre due persone: un amico che come lui ha pedalato fino a Napoli e un altro che a bordo di un furgoncino lo ha seguito per dargli assistenza logistica.  Macinando quei quasi mille chilometri che lo separavano a Lampedusa, passando per l’Emilia Romagna, le Marche, il Molise e la Campania dove, a Napoli, ha preso il traghetto per Palermo. In terra siciliana Romer Martini  ha inforcato nuovamente la bicicletta con destinazione Porte Empedocle dove ad attenderlo c’era l’aliscafo che lo ha portato Lampedusa. Un amore per questa terra che lo ha portato a compiere una traversata sì di pura fatica e sudore, ma principalmente con il desiderio di tornare in quel luogo dove ha lasciato un pezzo del suo cuore.

di Redazione AltovicentinOnline

ph di repertorio/web

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