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La Grande Guerra a Thiene. Foto e documenti dell’archivio comunale

“Illustrissimo Signor Sindaco. La Grande Guerra a Thiene nei documenti dell’archivio comunale (1914-19)” è il titolo della mostra che aprirà i battenti a Palazzo Cornaggia sabato 10 novembre alle  10.

La mostra, curata dal gruppo storico della Biblioteca Civica di Thiene, in particolare da Daniele Fioravanzo, Alessandro Vischio e Domenico Zamboni, espone documenti dell’Archivio Comunale di Thiene, del periodo compreso fra il 1914 e il 1919.
Il lavoro di ricerca e di selezione del materiale è stato lungo e complesso, visto la mole carte consultate (si tratta di circa cinquemila pezzi racchiusi in 30 faldoni) e le innumerevoli tipologie di documenti che vengono prodotte da un’Amministrazione nello svolgimento della sua attività. Dalle richieste e domande ai verbali, appunti, lettere, elenchi, dai manifesti agli avvisi, la documentazione conservata abbraccia tutti i settori della vita pubblica di competenza dei vari assessorati (sanità, igiene, viabilità, commercio, edilizia, cultura ecc.).
Il visitatore potrà così leggere di storie di persone sconosciute, thienesi e foresti, alternate a questioni importanti che coinvolgono autorità politiche e militari.
Dai documenti esposti si vede come i problemi sociali ed economici che una guerra porta con sé si cominciarono a respirare già prima del 24 maggio 1915. Il conflitto poi sconvolgerà pesantemente la fisionomia di Thiene, città che si ritrova ad essere un’immediata retrovia del fronte, con il passaggio continuo di migliaia di soldati da tutte le regioni italiane e, dalla fine del 1917, anche di francesi e poi di inglesi.
Tutto questo sconvolse la quotidianità degli anni precedenti alla guerra: ci furono forti mutamenti nella viabilità, nell’economia e perfino nella moralità. La crisi toccò l’apice nell’autunno 1917, quando “mancò un soffio” a che venisse ordinato lo sgombero totale e il trasferimento del Municipio, che per Thiene sarebbe dovuto essere a Grumolo delle Abbadesse.

Le fotografie raccontano i luoghi della città, il Municipio, la Torre Civica, il Teatro comunale, il Teatro Eden, il Bosco dei Preti, la Stazione Ferroviaria, la Chiesa Arcipretale, l’Aeroporto e le case di tolleranza presenti in città. Luoghi che, in alcuni casi, videro stravolta la loro destinazione originaria a favore di scopi militari, come la sede del comando del 5° Corpo d’Armata insediatasi nel municipio o la Torre Civica adibita a torre di vedetta. Thiene, come tutto il vicentino, svolse un ruolo importantissimo nel campo della Sanità. Anche in questo caso alcune strutture cittadine vennero convertite alla funzione di Ospedale, con l’attivazione di corsi per formare il personale adeguato all’assistenza dei malati e dei feriti. Proprio a Thiene 35 infermiere della Croce Rossa conseguirono il diploma consegnato dal dott. Oriani. Molti furono i medici che operarono in città con grande dedizione e professionalità, sapendo anche far valere, attraverso lettere di protesta indirizzate al Sindaco, il diritto di ottenere un costante approvvigionamento dell’acqua per l’Ospedale, o facendo allontanare chi non rispettava le più elementari norme di igiene davanti all’ingresso del nosocomio stesso. La mostra, poi, prosegue parlando dei militari presenti a Thiene e di come i soldati francesi e inglesi abbiano visto e descritto Thiene. Per quanto riguardano i soldati italiani, strazianti sono le lettere emerse dalle carte d’archivio inviate al Sindaco dai genitori dei soldati deceduti negli ospedali e sepolti al cimitero di Thiene al fine di ottenere il trasporto delle salme dei loro figli ai luoghi natii, quale consolazione del proprio dolore. Sofferenza che si può leggere anche nei documenti riguardanti la presenza dei profughi in città e delle difficoltà economiche incontrate dalla popolazione durante il conflitto.
Nello studio e nell’analisi delle carte di archivio spesso il gruppo storico, che ha curato la mostra, si è imbattuto in alcune figure che sono state importanti e significative per la città e a esse ha voluto dedicare una sezione della mostra. Persone come il sindaco Tretti, i medici Oriani e Scarpari, mons. Flucco e anche semplici cittadini quali il campanaro o la levatrice si sono dedicate alla cura delle persone e delle cose in modo esemplare. Queste persone, nello stesso tempo, hanno espresso tutta la loro fragilità umana, testimoniata dalla lettera indirizzata al Sindaco Tretti nella quale Mons. Flucco dichiara di essere fuggito dalla sua canonica in seguito al bombardamento che ne ha colpito la struttura.


I problemi, anche per Thiene, tuttavia non terminarono con il 4 novembre 1918 per il gran numero di profughi dell’altipiano e della val Posina, diverse migliaia, così come di soldati italiani e i prigionieri austroungarici ricoverati e deceduti negli ospedali da campo. L’economia di guerra, che aveva dato lavoro a molti operai, creò disoccupazione e miseria.
La mostra è suddivisa in sezioni tematiche che raggruppano vari ambiti (Luoghi, Sanità, Militari, Cronaca, Società-Economia, Figure e Celebrazioni). All’evento hanno collaborato, anche con la mesa a disposizione dei propri archivi privati, Piero Scalcerle, Enzo Busin, Adele Scarpari, l’Associazione degli Alpini di Thiene e i collezionisti L. Bianchini, A. Fabrello, D. Restiglian, R. Sperotto, G. Tessari e S. Zamboni.

La mostra resterà aperta fino al 24 novembre negli orari di apertura della Biblioteca, il lunedì dalle 15 alle 19, dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 alle 15 alle 19, il sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19 e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

a cura ufficio stampa Comune Thiene

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