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Rifiuti. ” In Veneto nessun nuovo termovalorizzatore né discariche”

Nessun nuovo termovalorizzatore né discariche, e nemmeno un potenziamento degli impianti esistenti in Veneto. Anzi “entro il 2030 vogliamo arrivare al totale abbandono del ricorso alla discarica”. Lo dice l’assessore regionale all’Ambiente Gianpaolo Bottacin”, commentando l’approvazione in commissione dell’aggiornamento del piano rifiuti e aggiungendo che si tratta di “un passaggio importante, che conferma l’ottimo lavoro del Veneto in materia”. Con questo Piano, che “guarda al 2030”, appunto, prosegue Bottacin, “si prosegue in continuità con il piano vigente”. L’obiettivo della Regione, contenuto nel piano, ” è consolidare ulteriormente i risultati sin qui ottenuti senza la necessità di aprire nessuna nuova discarica, nemmeno in ampliamento, nessun ulteriore termovalorizzatore e nessun incremento di potenzialità degli stessi rispetto a quanto già autorizzato oggi”.

Per l’assessore, quello veneto è un modello “che è fonte di ispirazione per molte altre realtà come certificano realtà terze quali Legambiente e che ci ha portato anche a ricevere il plauso del ministero della Transizione Ecologica per il metodo di aggiornamento adottato, che ha visto un’altissima concertazione con il territorio”. Anche il presidente della Regione, Luca Zaia, nel commentare il via libera, fa notare che il Veneto “è al primo posto in classifica per la raccolta differenziata: garantisce un servizio ottimale nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti ad un costo per i suoi cittadini nettamente inferiore rispetto a quello che devono affrontare i cittadini del resto d’Italia”.

Un comportamento virtuoso, sottolinea, certificato anche dal rapporto dall’Osservatorio regionale sui rifiuti di Arpav, che “evidenzia come stiamo andando nella direzione giusta in fatto di politiche di gestione dei rifiuti, sia per la raccolta differenziata dove il Veneto è al primo posto sia per il rifiuto indifferenziato, dove più di 400 comuni sono riusciti a raggiungere l’obiettivo del Piano regionale che prevede lo smaltimento inferiore a 100 Kg/abitante/annuo”. Il prossimo nuovo obiettivo é quello di puntare allo smaltimento di rifiuto indifferenziato a 80 Kg/abitante/annuo”.

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