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Salvini all’inaugurazione della Pedemontana. Ai veneti: “usatela”

Sette chilometri ed una cerimonia d’apertura.  A pochi passi dal casello d’imbocco della Pedemontana con la Valdastico,  politica regionale e nazionale si incontrano per tagliare il nastro della tratta Breganze-A31. Dal ministro dell’interno Matteo Salvini al governatore del Veneto Luca Zaia. E poi ancora Elisabetta Pellegrini, direttore della Struttura di Progetto, Marco Corsini commissario dell’Autorità vigilante e lui, Domenico Dogliani il presidente della Spv Spa, concessionario per la realizzazione dell’opera. “La vostra vita oggi cambierà”.

Un attacco di discorso, quello di Dogliani, rivolto a chi abita il territorio tra Villaverla e Breganze, passando per Thiene e Sarcedo. “Si inquinerà meno e porgo i miei ringraziamenti a Luca Zaia per avere affrontato le difficoltà- continua Dogliani- Promettiamo massimo impegno per un’infrastruttura efficiente e moderna”.  Difende il progetto ed invita i veneti ad usare la Pedemontana, così Luca Zaia da il via alla circolazione della prima tratta. “Per fare le opere ci vuole passione – esordisce il governatore del Veneto e, rivolgendosi alla Sis-Assicuro che controllerò – continua ancora, rivolgendosi ai sindaci dei comuni interessati dal passaggio della Pedemontana -Vi ringrazio.  Chi protesta sono pochi e non c’entrano coi vostri cittadini. Oggi si sta facendo la differenza tra autostrada e superstrada, quest’ultima scelta come la più compatibile per il territorio. Era un’opera defunta ed è risorta. Il 90% di chi si è trovato espropriato ha avuto ristoro – continua ancora Zaia rivolgendosi ai veneti -che invito ad usare la Pedemontana, perché il pedaggio servirà a pagare la strada: in 39 anni, 153 milioni di euro all’anno”.
Sciorina i dati Zaia anche sui veicoli che transiteranno sull’intero corridoio veneto: “27mila al giorno, questa la previsione-continua -Attraverseranno 36 Comuni. Se dovessimo fare un referendum in questi paesi, sulla Pedemontana, avremmo il sì di tutti i cittadini”. Si toglie ancora una volta i sassolini dalle scarpe, rispondendo ai suoi detrattori: “I conti bisogna saperli fare: non siamo la Banda Bassotti. La lista della spesa c’è ed è visbile a tutti. E’ vero che i costi sono lievitati, ma non siamo dei criminali che vanno ad interrare i rifiuti nei cantieri – incalza- Nessuno si permetta di darmi del criminale: dove è passata la Pedemontana è stato bonificato tutto. Erano rifiuti vecchisimi ma si è voluto farli passare  diversamente. Non sono un devastatore”.

E’ stato poi il turno del vicepremier Salvini: “Un’emozione. Questo il migliore messaggio da dare all’Italia. Quella del fare, del coraggio, dove investire. Dove gli altri hanno dubbi, noi acceleriamo. Questa opera è coraggio. Col coraggio noi possiamo essere la prima potenza economica- dichiara Matteo Salvini – Questo è l’esempio dove l’imprenditoria italiana è più forte della burocrazia. Qui il cantiere è stato sbloccato.  Col nostro emendamento abbiamo sbloccato il codice degli appalti, che aveva fermato tutto. Semplificata la burocrazia, possiamo anche contrastare l’illegalità, portando avanti il Paese. Da Nord a Sud è urgente una riforma della Giustizia, che ci porta al pari degli altri Paesi”.

“Su questi 7 km. Per tutelare l’ambiente c’è bisogno che la gente lavori, portando speranza e dignità nella loro vita- continua Salvini – Se avessimo dovuto rispettare i costi e benefici per fare l’opera, sarebbe ancora ferma. Noi andiamo avanti.  E bisogna concludere anche la Tav: non è un puntiglio politico, ma buon senso. Se l’Europa e i mercati vogliono giudicare il nostro Paese, devono guardare anche alle imprese che hanno lavorato sulla Pedemonatana, con un carico fiscale anche pesante – precisa -Torno a lavorare su questo, perché se la gente non lavora il debito cresce. Dobbiamo fare lavorare la gente”.

Quindi, il taglio del nastro e la benedizione del casello da parte del parroco che ha invitato tutti i presenti a recitare il Padre Nostro. Presenti le massime autorità civili e militari del nostro paese, con le fasce tricolori dei sindaci accorsi da moltissimi comuni del Veneto. Presenti i deputati Silvia Covolo ed Erik Pretto, che hanno seguito Salvini, che oggi, aveva un’agenda fitta di appuntamenti veneti.

costo del pedaggio
Il pedaggio per questa tratta risulta pari a 1.10 euro per i mezzi di classe A, a 1.20 euro per i mezzi di classe B, rispettivamente a 1.50, 2.40 e 2.80 euro per i mezzi pesanti, suddivisi in tre classi.

di Redazione AltovicentinOnline

 

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