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Santorso. L’infermiere esulta per la foto del paziente: “Era terrorizzato e poi felice con la famiglia”

Ha visto con i suoi occhi le persone malate con il volto sfigurato dal covid e dal casco della terapia intensiva, poi li ha rivisti dopo le cure, sani e su facebook, in compagnia delle loro famiglie. E la gioia e l’orgoglio per il lavoro svolto gli sono scoppiati nel cuore e hanno trasformato la soddisfazione in parole travolgenti.

Fa venire i brividi il racconto delle emozioni di un infermiere che lavora all’ospedale di Santorso. Da 2 anni è in prima linea nei reparti Covid ed è uno di quelli che spesso viene insultato e non ripagato da una sanità che pubblica che, come testimoniato negli ultimi anni dai sindacati degli infermieri, spreme fino all’osso chi opera nel settore della salute.

“Che effetto mi fa ogni tanto, come stasera, vedere qualcuno dei nostri pazienti su facebook che pubblicano foto e ringraziano il personale medico e paramedico – ha scritto l’infermiere in un messaggio telefonico che ci è stato inoltrato come testimonianza di un momento storico e di una soddisfazione personale e professionale che merita di essere conosciuta – Li rivedi in foto con la moglie o i figli e sono così diversi da come li abbiamo visti noi. Prima avevano gli occhi pieni di paura per il non sapere se c’è l’avrebbero fatta, circondati dal fischio penetrante di quei caschi di quelle maschere. E poi ce la fanno!!!! Io non scrivo su facebook ma quando leggo o vedo questi articoli piango a ruota libera. Piango di gioia di stanchezza di sfinimento e ancora di gioia. Non ci sono e non ci saranno mai parole emozioni per descrivere quello che abbiamo visto sentito sulla pelle nel cuore. Tutto molto surreale. Ci siamo, piano piano calano i numeri e cambiano le cose e ringrazio tutte le volte che ho cercato intorno a me un crocifisso da guardare e le pacche sulle spalle dei colleghi. Due morti anche ieri di Covid e figli fuori dalla porta a piangere – ha concluso – Non è ammissibile ma è così che è andata questa storia. Ma la storia si sa, passa e tutto cambia”.

“Ricevo tanti messaggi da chi, in silenzio, senza poter ascoltare la stanchezza, lavora con tanta passione – ha confidato Valter Orsi, sindaco di Schio – Mi tengono informato sull’andamento sempre con obiettività, li vedo come coloro a cui dobbiamo tantissimo ma spesso ce ne dimentichiamo, qualcuno dà per scontato, o peggio ancora li insulta. Non dobbiamo mai dimenticare che, a fronte di tante polemiche, problemi, stupidaggini, ci sono angeli sempre pronti a dare, senza nulla chiedere”.

di Redazione Altovicentinonline

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