All’ospedale di Santorso la chirurgia maxillo-facciale cresce. A due dall’apertura dell’ambulatorio specifico, ora l’attività si sposta anche in sala operatoria. Un passaggio significativo che consentirà di trattare direttamente i casi più complessi, evitando ai pazienti del territorio trasferimenti verso l’ospedale di Bassano.
“Da oggi potremo operare i pazienti dell’Alto Vicentino nell’ospedale più vicino a casa -spiega Michele Garofolin, responsabile dell’U.O.S.D. di chirurgia maxillo-facciale-Grazie a un lavoro d’équipe multidisciplinare che coinvolge anestesia e rianimazione, otorinolaringoiatria, oculistica e chirurgia plastica. L’équipe dei chirurghi è unica per Santorso e Bassano, garantendo ovunque gli stessi elevati standard di competenza ed esperienza”.
L’avvio dell’attività operatoria è stato possibile grazie a un investimento in nuove strumentazioni e al contributo del personale infermieristico di sala e degli strumentisti dell’ospedale di Santorso. Il progetto prevede una crescita graduale dell’attività, con una possibile evoluzione verso specializzazioni complementari tra i due presidi.
“Questo risultato-sottolinea il direttore generale, Carlo Bramezza-conferma l’impegno dell’azienda nel potenziare l’ospedale di Santorso e nel rafforzare i servizi di prossimità, garantendo standard assistenziali uniformi e di alta qualità. È anche la dimostrazione dell’importanza di lavorare come un ospedale unico”.
di Redazione AltovicentinOnline