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Schio. ‘Ho-me’, al via la mostra fotografica che racconta il co-housing tra persone con disabilità

Fino al 2 febbraio Palazzo Toaldi Capra ospita “Ho-me”, un progetto fotografico che documenta diverse esperienze di co-housing tra persone con disabilità nell’Altovicentino e fa conoscere, al di fuori della stretta cerchia degli addetti ai lavori, una realtà sociale che da diversi anni caratterizza il nostro territorio.
Si tratta di un viaggio per immagini ad opera della fotografa Marta Bortoli (Premio Fotogiornalismo dell’Italy Photo Award per Blue is the color of the sky) che conduce il pubblico alla scoperta del programma di residenzialità “Le Chiavi di Casa”, che dal 2009 accompagna le persone con disabilità in progetti di vita indipendente grazie alla collaborazione tra Fondazione di Comunità Vicentina, l’Azienda Ulss 7 Pedemontana e un gruppo di di associazioni e cooperative dell’Altovicentino (denominato AbitAzioni) formato da: Anffas, Cooperativa Sociale Nuovi Orizzonti, Cooperativa Sociale Verlata, Associazione Contro L’Esclusione, Cooperativa Sociale Schio Solidale, Cooperativa Sociale Comunità Servizi, Associazione Genitori Ragazzi con Handicap Altovicentino, Cooperativa Sociale L’Orsa Maggiore e da Engim Impresa Formativa. 
Attraverso un percorso che ricostruisce idealmente uno spazio domestico, la mostra presenta le foto di reportage delle singole abitazioni, delle persone, dei loro interessi e del loro lavoro. Alcuni “protagonisti” de “Le Chiavi di Casa” sono stati invitati a posare con un oggetto da loro scelto per rappresentare la propria idea di casa: la postura seria, gli sguardi diretti e profondi, ma anche le espressioni assorte o gli abbracci dolci e intensi, restituiscono dignità alle persone e interrogano con forza l’osservatore. In mostra sono esposte anche le tante foto scattate liberamente dagli stessi abitanti degli appartamenti che, rispondendo al tema suggerito dalla fotografa “cos’è per me la casa”, hanno fissato alcuni particolari: scorrendo con rapidità sugli oggetti, senza indugiare e senza preoccuparsi della precisione ci fanno entrare in punta di piedi nei loro spazi più personali e intimi. 
“Questa mostra racconta una realtà molto importante del nostro territorio” – sottolinea il vicesindaco e assessore al sociale Cristina Marigo -. Da anni ‘Le Chiavi di Casa’ è un progetto che risponde al tema del “dopo di noi” mettendo a disposizione delle persone con disabilità e delle loro famiglie risposte e opportunità concrete per costruire un progetto di vita personalizzato e autonomo”. 
“Le Chiavi di Casa è un progetto che interpreta perfettamente lo spirito della Fondazione quale strumento del territorio per migliorare la qualità di vita a partire dai più fragili. È comunità, che significa mettere insieme le risorse, da quelle economiche alle competenze ed esperienze; è dono: nessuno di noi qui è a sé stante, un individuo, lavoriamo insieme agli altri e stimoliamo la solidarietà per il bene comune; prossimità: per essere accanto ai più fragili, stimolando l’integrazione; è Qualità di Vita: abbiamo il compito di andare incontro ad una qualità di vita per tutti, in questo caso, la troviamo nello stimolare l’autonomia abitativa, l’indipendenza e l’autonomia di persone con disabilità” sottolinea il presidente della Fondazione di Comunità Vicentina, Sante Bressan. 
La mostra è aperta mercoledì̀, sabato e domenica mattina dalle ore 10 alle ore 12:30 e venerdì̀, sabato e domenica dalle ore 15 alle18:30. Per info: 351.6979094
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