Pista dell’atletica o della pazienza? Ancora in alto mare i lavori all’impianto sportivo di Schio, in via Riboli, dove sembrerebbe che le squadre degli operai corrano più lenti degli atleti. A segnalarlo è una cittadina: “ci sono ancora enormi cumuli di macerie, quando lo riapriranno?”.
Assunta Sassone, cittadina, atleta master agonista, ex frequentatrice del glorioso impianto scledense, si è rivolta alla nostra redazione. Nella sua lettera, di fatto una fotografia dell’attuale situazione dei lavori, il timore che la riapertura dell’impianto di via Riboli scivoli nel calendario e non rispetti il termine fissato. “E’ evidente che nulla sarà pronto nei tempi che erano stati prospettati, fine ottobre” scrive la donna che sicuramente non vuol essere polemica, ma civilmente riporta all’attenzione su quanto sta accadendo a Schio.
Una città che lei e suo marito, qualche anno fa, scelsero come casa come racconta:“anche per l’ampia offerta di servizi che offre. Tra questi, l’impianto sportivo di via Riboli. Per noi, che siamo atleti master agonisti, l’impianto è stato per noi e per molti altri un punto di riferimento quotidiano, per la pratica dello sport ma anche come ritrovo sociale. Conosciamo, infine, la storia dell’impianto per aver frequentato in gioventù il centro tecnico federale di atletica leggera”.
Iniziati lo scorso 16 giugno, i lavori di riqualificazione della pista di atletica leggera, delle aree dedicate ai salti e ai lanci all’interno dell’impianto sportivo di via Riboli, noto come ex Centro Coni, erano tanto attesi a Schio e per i quali sono stati messi in campo parecchi soldi. Circa 1.5 milioni di euro finanziati con mutuo agevolato del credito sportivo ottenuto dal Comune ancora nel 2023. Nello scorso agosto, il 25, il Comune informa del corso d’opera dei lavori, precisando che le associazioni sportive utenti abituali potranno utilizzare solamente le aree o le strutture non oggetto di cantiere, come il tendone, locali palazzina, spogliatoi e sala muscolazione.
“Abbiamo accolto positivamente la notizia del rifacimento della pista e di tutto quanto previsto, sicuramente un valore aggiunto ai servizi offerti a tutti i cittadini-scrive ancora Assunta Sassone che sulla riapertura completa dell’impianto aggiunge: “preoccupa la prospettiva di tempi molto lunghi per la riapertura”. Nel frattempo, ciò che i cittadini possono osservare all’interno dell’impianto sono solo enormi cumuli di macerie, anche “di tipo particolare, come quelli ricoperti da teloni da smaltire”, precisa la lettrice. A Schio, per ora, l’unica cosa da allenare sembra essere la pazienza, nella speranza di un’improvvisa accelerazione dei lavori e, soprattutto, di tempi certi per la consegna dell’impianto.
P.V.