Novegno e montagne dell’Alto Vicentino prese d’assalto nell’ultimo giorno interamente dedicato al turismo intraregionale.

Solo veneti, ma molto numerosi, al Forte Rione, dove il rifugio era stato accuratamente preparato per l’occasione. Tavoli distanziate, una piccola terrazza per i pranzi su prenotazione e punti di ordinazione e ritiro distanziati, come si conviene per rispettare le norme anti-covid.

Numerosi i punti di accesso al Rione, sia dalla parte di Busa Novegno a Schio che dal monumento di Vallortigara, nel comune di Valli Del Pasubio. Un percorso quest’ultimo, che permette di osservare alcune trincee della prima guerra mondiale nel monte Caliano, un massiccio del Novegno collegato al monte Rivon da una mulattiera, dove si può anche notare una roccia che ricorda un profilo umano affacciato sulla vallata sottostante.

Complice la bella giornata, complice il gestore ‘Mao’ di un inaspettato buon umore, il primo giorno di apertura del rifugio della ‘fase 2’, che con la festa del 2 giugno è coinciso anche con l’ultimo giorno di turismo ‘ristretto’ è stato un successo. Escursionisti educati, con la mascherina sportiva che permette un’ottima respirazione anche durante la fatica o pronti ad indossarla non appena vicini ad altri escursionisti.

Pienone anche nelle altre montagne dell’Alto Vicentino, con le Gallerie del Pasubio prese di mira da numerosissimi turisti, che hanno riempito il parcheggio a Bocchetta Campiglia e turisti, rigorosamente veneti ma arrivati anche dalle Dolomiti, che hanno affollato la famosa mulattiera.

A.B.

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