Un cammino antico, che attraversa l’Europa per arrivare a Roma, passando anche per le montagne scledensi. È la Romea Strata, l’itinerario appena riconosciuto dal Consiglio d’Europa come percorso culturale europeo, e di cui si è parlato al Lanificio Conte di Schio, durante un workshop promosso dalla Fondazione Homo Viator – Romea Strata nell’ambito del progetto Interreg Italia-Austria H.O.T. – Historical Overmountain Trail.
Il progetto Romea Strata mira a conservare e valorizzare il territorio transfrontaliero caratterizzato dallo storico cammino di fede della Romea Strata, sviluppando una strategia di promozione del patrimonio storico, religioso e culturale comune Italo-Austriaco, attraverso il coinvolgimento delle comunità locali e la valorizzazione delle eccellenze naturalistiche, artigianali ed enogastronomiche.
Il workshop – rivolto a operatori turistici, culturali e istituzionali – ha voluto stimolare il confronto su idee e progetti per la promozione della Via Vicetia, tratto nord della Romea Strata che entra in Italia dal Brennero, attraversa la Vallarsa, Pian delle Fugazze e arriva a Schio. Un percorso suggestivo ma anche impegnativo, che si distingue per i suoi paesaggi e la forte vocazione esperienziale.
Al centro dell’interesse quella che è più di via religiosa, ma un itinerario che parla a tutti: camminatori, esploratori, pellegrini. “C’è chi lo vive come percorso spirituale, chi come sfida personale, chi semplicemente per rallentare e ritrovare sé stesso”, è stato ricordato durante l’incontro.
All’incontro ha preso parte anche il vicesindaco di Schio, Barbara Corzato, in rappresentanza dell’amministrazione comunale: “Crediamo nel valore di questo cammino per il nostro territorio: la Romea Strata, con la sua declinazione locale della Via Vicetia – può diventare un volano per un turismo sostenibile, che valorizza i paesaggi, la cultura e la spiritualità dei nostri luoghi. È una risorsa da promuovere insieme, coinvolgendo anche la cittadinanza”, ha dichiarato.
Il progetto ha preso forma nel 2018 su impulso di don Raimondo Sinibaldi, allora direttore dell’Ufficio Pellegrinaggi della Diocesi di Vicenza. Insieme al Comune di Schio, alla Provincia di Udine e all’istituto di formazione austriaco Bildungshaus Osttirol, si è costituita una prima rete per partecipare a un bando europeo Interreg, che ha permesso interventi concreti: accoglienza ai Chiostri di San Francesco, segnaletica lungo il cammino, pubblicazioni dedicate.
Negli anni, attorno alla Romea Strata è cresciuta anche una rete internazionale. È nata la Fondazione Homo Viator, collegata alla Diocesi di Vicenza e l’A.E.R.S. Associazione Europea Roomea Strata di cui il Comune è socio fondatore, oggi punto di riferimento per la promozione del cammino e artefice del recente riconoscimento come itinerario culturale europeo. Un traguardo importante, che ora apre la strada a nuove opportunità.
Il workshop si è concluso con un momento di networking e confronto, ma anche con la conferma che la Romea Strata è un patrimonio da valorizzare, e Schio è pronta a fare la sua parte.
a cura Ufficio Stampa Comune di Schio