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E’ scontro sulla legge ‘carega’ Veneto. Berti: “Zaia ci metta la faccia”

Il faccione di Luca Zaia, con la scritta ‘Chi l’ha visto?’, fa  interrompere una seduta consigliare.  Nessuno tocchi il’capo’ in Regione e viene tolta la parola al grillino Jacopo Berti che ironizza: “mentre in aula si fanno porcate lui inaugura sagre e trattori”.

A fare innescare il siparietto a Palazzo Ferro Fini, la nuove legge elettorale del Veneto “un Wind For Life, dove vince tutto la Lega – l’ha ribattezzata Jacopo Berti – Poltrone, stipendi e potere senza limiti garantiti anche per la prossima legislatura. Sarà possibile essere pure pluricandidati. Da anni parliamo di taglio dei costi della politica ed invece questo superjackpot costerà ai cittadini ben 5 milioni di euro in più”.

Mentre si salda l’unione di governo tra M5S e Lega, in Veneto i due partiti non se le risparmiano, trovandosi sempre più agli antipodi sul modo di fare politica di territorio.

Fra i due litiganti ci sono i veneti, che si troveranno 5 milioni di euro in più di tasse da pagare.
Questo con la ‘legge della carega’, che sconfessa platealmente le promesse di Zaia: “dopo due mandati, tutti a casa”.
In Veneto non sarà più così, perché ci hanno pensato i ‘suoi uomini’, a fare passare la nuova legge elettorale. Votata a maggioranza con 31 voti favorevoli, 13 contrari, 1 astenuto,   garantirà una ‘carriera politica a vita’ per i consiglieri. Con la prossima legislatura scompare, inoltre, l’incompatibilità della doppia carica: chi sarà consigliere comunale, potrà esserlo anche regionale, previsto il paletto tra la carica di assessore regionale e quella di consigliere regionale, oltre tra quella di assessore regionale esterno e quella di consigliere comunale.

di Redazione AltovicentinOnline

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