‘L’autonomia la vogliamo tutti. Ma deve essere nel pieno rispetto della Costituzione. Non ci può essere un’autonomia unilaterale, proposta da chi non vuole ascoltare le ragioni degli altri. Quel modello di autonomia differenziata si era arenato proprio di fronte alle difficoltà e ai contrasti sorti nella vecchia maggioranza. Anzi, ricordo che sulla scuola, le posizioni del presidente dell’Emilia, Bonaccini, coincidevano con quelle del premier Giuseppe Conte’.

A dichiararlo, il neo ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, che spiega : ‘Sarebbe un grave errore  riaprire il capitolo dell’autonomia dicendo che ‘o si fa così o si va avanti da solì. Con i diktat non si va lontani. Ci sono servizi e prestazioni minime che devono essere uguali in tutto il Paese. Non è una variabile secondaria’.

‘Ascolteremo tutti – assicura quindi il ministro -, anche chi pensa oggi di non essere ascoltato. Ma non possiamo trasformare la Consulta, che è il livello più alto del nostro ordinamento giudiziario, in un Tar delle amministrazioni periferiche’.

Se le dichiarazioni di Boccia sul progetto autonomia la dicono tutta sulla sostanza che avrà la riforma che non coincide con il volere dei veneti che al referendum del 22 ottobre 2017 hanno votato ben altro, Zaia non molla la presa. Il governatore leghista si dice pronto a scendere in piazza contro un governo miope e a favore del mezzogiorno. Per Zaia al governo non è ben chiaro quanto rivendica il Veneto da anni e ha dichiarato che se la volontà popolare sancita dai referendum verrà calpestata i cittadini ci andranno da soli in piazza. Nervi tesi, a dispetto delle richieste di Boccia, da parte del presidente della Regione Veneto, che ai toni pacati e democristiani del neo ministro all’Autonomia risponde in stile salviniano: “Conte prova fastidio verso il nord”.

Alla fine di una conferenza stampa che si è tenuta a Venezia sul tema giustizia ha detto con il suo tono senza sfumature: “Il ministro agli Affari Regionali sa che il mio telefono è sempre acceso. Si faccia avanti e presenti la sua idea di autonomia. Ancora non ne abbiamo vista una. E’ scandaloso che si parli per spot senza mai entrare nel merito. L’unica ad averla fatto nel concreto è stata l’ex ministro Erika Stefani, ma la sua proposta non l’hanno fatta passare perchè era troppo simile a quella presentata dal Veneto”.

E ancora, in un comunicato stampa ufficiale, oggi Zaia ha dichiarato: “Questa storia che l’autonomia spacca il Paese è l’alibi perfetto per non entrare mai nel cuore del tema, cioè le maggiori competenze da dare ai territori che le chiedono rispettando la Costituzione, come ha fatto il Veneto fin dall’inizio del suo cammino autonomista. Se vogliono, da domani siamo pronti a firmare un documento dove si affermi che unità nazionale, coesione, sussidiarietà e solidarietà sono prerequisiti indispensabili dell’autonomia, perché così detta la Carta Costituzionale. Così sgomberiamo definitivamente il campo da chi usa, a sproposito, questi argomenti per non far procedere il negoziato”.

L’ex ministro di Trissino saluta e ringrazia Salvini

“Si è concluso il mio percorso da ministro in questo particolare ed impegnativo governo. Posso solo ringraziare la Lega ed il segretario federale Matteo Salvini per avermi dato l’occasione di servire il Paese e l’ho fatto con passione e con tanto lavoro. Mi è stato affidato l’incarico di condurre le trattative con le Regioni ed il Governo per giungere ad un accordo sulle richieste di autonomia e questo tema, tra l’altro molto difficile, mi ha coinvolto ed occupato, ma credo che pochi ministri abbiano avuto la mia fortuna di lavorare per un obiettivo in cui credi veramente. Una battaglia nella quale sono stata accompagnata e sostenuta appieno da Matteo Salvini. Un anno già difficile, che mi è pesato perchè funestato ed appesantito dalla morte del mio splendido papà. Spero che mi guardi sempre da lassù. Ora torno a fare quello che già facevo prima, il senatore dei banchi della Lega nonchè ritorno appieno (per obbligo di legge chi è ministro è sospeso dall’Albo) a svolgere la mia amata professione di avvocato nel foro di Vicenza. Grazie a tutti per il sostegno e per l’affetto.

A.B.

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