“Ogni giorno interventi per cercatori di funghi in difficoltà: il soccorso sanitario è dovuto a tutte le persone che ne hanno bisogno, ma in diversi casi si può evitare di arrivare al punto di dover chiedere aiuto, se si è attenti a quello che si fa e ci si pensa prima.” Lo spiega il  Cnsas  che, in un comunicato sottolinea che “Un intervento mobilita risorse, come elicotteri, ambulanze e mezzi speciali, e occupa per ore medici, infermieri e soccorritori.”

Non mancano in Veneto, in Lombardia e in Trentino  episodi di disorientamento,  a volte sfinimento fisico: sono molte le ragioni che portano gli escursionisti a chiedere aiuto. Le persone che vanno alla ricerca di funghi sono spesso anziane o che non hanno un adeguato allenamento. Per trovare i preziosi frutti del bosco inoltre si lasciano i sentieri, per inerpicarsi su versanti ripidi e scivolosi.

Ecco dunque l’appello del Soccorso Alpino e Speleologico al buon senso, ma soprattutto alle buone pratiche: “Vestitevi tenendo conto degli sbalzi di temperatura e della pioggia, consultate le previsioni del tempo, mettete scarpe o scarponi con una buona presa sul terreno, dite dove andate e cercate di capire se siete in grado di rientrare in tempi ragionevoli e se le vostre forze vi sostengono anche per il ritorno. Andate sul sito www.sicurinmontagna.it e leggete i consigli per i cercatori di funghi, spargete la voce con i vostri amici fungaioli e nello zaino mettete anche la prudenza.”

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