Devastano la scuola, spaccando tutto quello che trovavano sul loro cammino. Studenti che, non del tutto soddisfatti delle fotocopiatrici fracassate e dei banchi divelti, si sono messi a fumare e pisciare dentro le aule, tra selfie e video che poi hanno messe in rete.

Lo avrebbero fatto per invitare il preside della scuola, un istituto alberghiero di Pisa, ad ‘ascoltarli e capirli’ . Una quindicina di studenti si sono barricati dentro la scuola, distruggendo ogni cosa che trovavano. Distributori delle merendine, defibrillatore, computer e persino alcuni estintori, coi quali si sarebbero divertiti a spruzzare di schiuma i corridoi.  Per stanarli sono dovuti intervenire i pompieri, calandosi dal tetto dell’istituto.  Del loro vandalismo resta l’amarezza, oltre una conta dei danni che si aggira sui 20mila euro e  che verrà messa nero su bianco sulla denuncia che il preside presenterà ai carabinieri.

Vandali in cerca di ascolto, quindi. Ragazzi che oscillano dall’adolescenza verso l’età adulta, palesando comportamenti che, forse, un bambino dell’asilo decreterebbe da ‘stupidi’. Ma la stupidità è poca cosa rispetto a questa fetta di giovani leve, forse troppo annoiate o forse con troppe poche regole in famiglia, che pensano di fare il bello ed il cattivo tempo ovunque.
I corridoi di una scuola si puliscono, una stampante rotta se non si può aggiustare può essere sostituita, mentre un adolescente ‘testa calda’ va ripreso e corretto, per evitargli una strada sbandata, che lo farebbe diventare un cattivo adulto.

P.V.
(ph Il Tirreno)

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