Dopo aver promosso l’iniziativa nel 2017, la Giunta regionale su proposta dell’assessore all’ambiente ha riproposto anche per il 2018 un bando dedicato a chi decide di acquistare nuovi autoveicoli rottamando il proprio vecchio mezzo inquinante.

“Dopo aver soddisfatto tutte le richieste pervenute lo scorso anno, nella delibera che ho portato in votazione questa settimana – afferma l’assessore – abbiamo infatti approvato un nuovo bando che per l’anno corrente mette a disposizione dei soggetti privati residenti nel Veneto mezzo milione di euro di contributi per la rottamazione di veicoli inquinanti e la loro sostituzione con veicoli a basso impatto ambientale di nuova immatricolazione”.

Rottamando autovetture adibite al trasporto persone, che appartengano alle classi emissive benzina Euro 0 ed Euro 1 o gasolio Euro 0, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3, potrà essere assegnato ai beneficiari un contributo variabile a seconda del tipo di nuovo mezzo acquistato. Il contributo sarà pari a 3.500 euro per autoveicoli elettrici o per autoveicoli ibridi (benzina/elettrica) a classe emissiva Euro 6, a 2.000 euro per autoveicoli bifuel (benzina/GPL o benzina/metano) sempre a classe emissiva Euro 6.

“Per agevolare massimamente chi può averne più bisogno – specifica l’assessore -, nel predisporre la graduatoria del bando abbiamo voluto tenere conto anche della situazione economica dei beneficiari, prevedendo una priorità per le fasce di reddito più basse”.

Entro il 31 luglio le domande
Il modulo sarà pubblicato sul BUR nei prossimi giorni, dovranno pervenire alla Direzione Regionale Ambiente entro il 31 luglio.  Oltre al reddito si terrà conto dell’ordine cronologico di arrivo delle domande, fino ad esaurimento delle disponibilità finanziarie.“ Con questi ulteriori stanziamenti – conclude l’assessore -, attraverso cui arriviamo a oltre 1,3 milioni di euro dedicati alla rottamazione delle auto nel giro di pochi mesi, continua la nostra politica per la tutela dell’aria ma anche di attenzione ai cittadini. Politica di risanamento che peraltro non si ferma qui: attendiamo infatti, per poterle ulteriormente impegnare in questo tipo di iniziative, che il governo nazionale ci fornisca altrettante risorse di quelle che sta già mettendo la Regione in materia, come peraltro stabilito anche nell’accordo che firmai lo scarso anno a Bologna con il Ministero dell’Ambiente insieme alle altre regioni del Bacino Padano”.

a cura ufficio stampa Regione Veneto

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