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Telecamere negli impianti rifiuti per troppi furti e incendi. Parte il bando

“Anche in Veneto negli ultimi anni abbiamo registrato un incremento degli episodi di incendio in impianti di gestione rifiuti. Fin dall’inizio del mio mandato ho perciò intrapreso una serie di iniziative specifiche volte a invertire questa tendenza”: a dirlo è l’assessore veneto all’ambiente Gianpaolo Bottacin nell’annunciare l’approvazione da parte della Giunta regionale di un bando dedicato ad amministrazioni comunali e imprese che gestiscono impianti di rifiuti situati in Veneto, per dotarsi di sistemi di videosorveglianza.

“Già nei mesi scorsi avevo costituito un apposito gruppo di lavoro – spiega Bottacin – per la definizione di linee guida da applicare al territorio del Veneto nel caso di incidenti di rilevanza ambientale. In questo gruppo erano stati coinvolti, oltre alle nostre strutture regionali, il Nucleo Ecologico dei Carabinieri, il Comando Interregionale dei Vigili del Fuoco, i rappresentanti di ARPAV, ANCI Veneto e dell’Università di Padova. Con questa ulteriore iniziativa, dando seguito a quanto riscontrato anche dal tavolo di lavoro, nello specifico intendiamo dare una prima risposta diretta alla prevenzione degli incendi agevolando i gestori degli impianti a dotarsi di un sistema di videosorveglianza attivo H24”.

La videosorveglianza in continuo degli impianti di gestione dei rifiuti consente infatti di individuare tempestivamente eventuali fenomeni di combustione spontanea dei rifiuti, ma anche l’eventuale presenza di personale estraneo non autorizzato, e di intervenire celermente al fine di evitare l’innesco degli incendi o il suo propagarsi incontrollato o di evitare manomissioni esterne, furti e danneggiamenti dei presidi ambientali. Soprattutto alcuni impianti, compresi i centri di raccolta comunali, per le tipologie di rifiuti in essi gestite possono essere oggetto di sottrazioni indebite di materiali vari immessi poi illegalmente sul mercato.

“In attesa di confermare a breve anche a livello normativo le linee guida e rendere obbligatoria la dotazione di tali impianti di sorveglianza – aggiunge l’assessore – con quest’iniziativa ho ritenuto opportuno incentivare il settore a una maggiore attenzione verso il tema della sicurezza, offrendo un adeguato sostegno economico a chi fin da subito decidesse di installare le necessarie dotazioni tecnologiche finalizzate a garantire un monitoraggio in continuo dei rifiuti stoccati per la prevenzione del rischio di incendi o di furti”.

Gli interventi finanziabili dovranno prevedere una spesa minima pari ad almeno 3.000 euro con una percentuale del contributo stabilita nella misura del 50% della spesa fino ad un contributo massimo di euro 5.000 per intervento e per struttura richiedente. Le domande potranno essere presentate all’indirizzo PEC ambiente@pec.regione.veneto.it entro trenta giorni dalla pubblicazione sul BUR del bando nel quale sono contenute le specifiche per l’ammissibilità oltreché la modulistica. Ulteriori informazioni saranno comunque reperibili presso la Direzione Regionale Ambiente all’indirizzo e-mail ambiente@regione.veneto.it.

“Il nostro obiettivo è duplice – conclude Bottacin – incentivare il settore sostenendo misure di prevenzione, ma al tempo stesso reprimere senza sconti gli illeciti ambientali dando massimo supporto ai carabinieri dei NOE”.

a cura ufficio stampa Regione Veneto

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