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Terzo mondo ad ortopedia di Asiago, la denuncia del sindaco

Una situazione da terzo mondo, dove utenti con gravi fratture, magari dovute a cadute sugli sci, non hanno potuto usufruire del servizio di ortopedia dell’ospedale di Asiago e sono stati dirottati a Santorso e a Bassano del Grappa.

Questo a causa di quanto si sarebbe potuto prevedere dopo il pensionamento del primario di ortopedia e di altro personale sanitario che ha bloccato l’operatività del reparto.

“Abbiamo vissuto un Natale con emergenze che l’Ulss 7 non ha saputo fronteggiare innun periodo in cui l’Altopiano viene preso d’assalto dai turisti – ha detto ai microfoni di Tva il sindaco Roberto Rigoni Stern, che da mesi sollecita l’assetto definitivo della struttura sanitaria del suo paese – Avevo fatto presente la criticità all’allora DG Giorgio Roberti, ma nulla è stato fatto e la situazione è sfuggita di mano all’azienda sanitaria”.

Quella descritta dal primo cittadino dell’Altopiano sembra paradossale all’interno di quella che un tempo è stata una rinomata eccellenza, che ormai sembra caduta in disgrazia con la totale assenza di personale che ha svuotato interamente un reparto indispensabile per una località sciistica come quella di Asiago, il cui Comune ha anche investito notevoli risorse per il rinnovamento degli impianti di risalita.

E se ci sono sforzi notevoli per tenere alto il buon nome di Asiago e dell’intero Altopiano come località turistica, dall’altra parte non è bella la figura andata in scena durante le festività natalizie. Infortunati doloranti costretti a scendere in pianura anche per una semplice distorsione.

Un coraggioso Rigoni Stern, che senza peli sulla lingua ha fatto dichiarazioni al vetriolo, spera ora che con la nomina del nuovo primario e del ripristino di una parte del personale la situazione ritorni sotto controllo e dichiara di non accettare compromessi auspicando un assetto definitivo della situazione sanitaria del proprio territorio.

A.B.

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