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Thiene. Il Fonato s’inchina al Corradini nella ‘notte del liceo classico’

Quarantuno giovani di oggi, che rendono unica una serata, tra testi e lingue antiche. Gli studenti del liceo Corradini siglano un successo nella quarta edizione della ‘Notte del liceo classico’, riempendo il Fonato di Thiene.

Letture e musica, tra lingue degli antichi greci e latini, riprese dai brillanti allievi del Corradini, gettando un fascio di luce sull’importanza e la modernità degli studi classici, mettendo in azione delle riflessioni  di quanto la loro essenza esista nel mondo di oggi.
Non senza emozione i ragazzi del Corradini sono saliti sul palco dell’auditorium thienese, mettendosi a servizio di quei testi antichi che studiano tra i banchi di scuola. Testi antichi che non restano racchiusi nell’aula di un liceo, ma che continuano a vivere e a dialogare tutt’oggi, in concetti e metafore, attraverso anche riscritture che ne esaltano la libertà di coscienza e di pensiero.

notte liceo classico_thiene

“Le arti della critica e giudizio”
Una serata condotta tra momenti di recitazione, commenti e musica, quest’ultima a cura dei giovani musicisti  di ‘Crescere in Musica’ del Corradini. “L’importanza resa dai valori degli studi classici e sulla formazione umana ed intellettuale che attraverso di loro passa”,  come sottolineato dalla liceale Federica Nassi, questo il cuore della Notte del Liceo Classico che si è svolta a Thiene. “Attraverso lo studio dei testi antichi, per indurci a non lasciarci manipolare da ideologie o da slogan, mantenendo desta la capacità critica e di giudizio” aggiunge Marina Maino dirigente del Corradini.
Con un pubblico entusiasta in sala, i 41 studenti del Corradini hanno capito di avere fatto centro, aprendo una breccia nel vivere d’oggi di ciascuna persona presente al Fonato, infilandoci con delicatezza la trasversalità della cultura classica.

 

 

Un orgoglio immenso da parte della Maino per questi ‘suoi’ allievi: “Un grazie di cuore a ciascuno di loro, hanno pensato e gestito interamente la serata, in modo personale ed autonomo, segno delle reali competenze che la scuola riesce a trasmettere. Un plauso particolare a Giada Boscato e Marco Faccin, gli organizzatori – conclude – Come dirigente sento anche il dovere di ringraziare i docenti di latino e greco, Beriotto, Piovan e Zampese per la passione che sanno trasmettere ai ragazzi”.

Paola Viero

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