- AltoVicentinOnline - https://www.altovicentinonline.it -

Thiene. Il centro storico muore, ma ‘non si può riaprire’. M5Stelle: ‘Pensare al futuro con modernità’

Non si può rimanere indifferenti dinanzi al declino di un centro storico che va rinnovato, con commercianti che soffrono giornalmente, che devono arrivare a fine mese con affitti da capogiro e tasse martellanti. Passando da una crisi dei consumi senza precedenti, dall’emergenza Covid e dall’indifferenza delle associazioni di categoria, che sembrano morte anche loro.

“Non è aprendo il centro storico alle auto che si  risollevano le sorti del ‘cuore pulsante’ di Thiene”. Il movimento 5 stelle, rappresentato in consiglio comunale da Abramo Tognato,  ha presentato una mozione per trasformare e rinnovare il centro  di Thiene: ‘i grandi cambiamenti hanno bisogno di scelte coraggiose, scelte che guardano oltre l’oggi e domani, scelte che pensano al mondo da una prospettiva diversa. La soluzione per le città non sono strade nuove o più parcheggi, non è l’incremento delle infrastrutture che porta a eliminare il problema del traffico e dell’inquinamento’.

Secondo i Cinque Stelle di Thiene, ma si tratta della visione dell’intero movimento nazionale, il cambiamento prevede di spostare la precedenza ai veicoli meno ingombranti, meno inquinanti e più agili in un traffico urbano.

A parere di Tognato, firmatario della mozione, che aprirà un interessante dibattito a Thiene, dove la Lega ha avanzato la proposta di riaprire il centro come era qualche anno fa, ‘il cambiamento prevede di identificare uno spazio in cui il veicolo agile possa  spostarsi velocemente e in sicurezza, prevedendo di modificare il concetto di veicolo, il concetto di spazio, il concetto di priorità’.

Passano gli anni e il tema del centro storico a Thiene rimane caldo con la posizione dell’Amministrazione che è chiarissima ed è quella che il sindaco Giovanni Casarotto mantiene con coerenza, dopo averlo promesso in campagna elettorale: il centro storico va lasciato chiuso. Tuttavia, non sfuggono le saracinesche abbassate, i negozi che non hanno più l’appeal di un tempo e che stanno soffrendo una crisi dei consumi storica. In tutto questo, la pandemia e l’assenza totale di un’associazione di categoria come Ascom, che sembra ormai inesistente a Thiene. Un’assenza assordante in un momento drammatico, dove occorreva stare accanto a chi sta veramente soffrendo e dove l’associazionismo avrebbe dovuto fare la parte del leone.

‘Non è più il tempo di guardare con occhio individualista e indifferente, come fin troppo spesso è stato fatto finora – spiega Tognato –  È tempo di spostarsi e cambiare punto di osservazione: al centro non può rimanere l’esigenza del singolo cittadino che per spostarsi da A verso B con il suo veicolo ingombrante e inquinante deve avere una strada senza traffico, ben asfaltata e con ampia possibilità di trovare parcheggio a non più di venti metri dalla destinazione. Non è aprendo il centro storico al traffico che si incentiva il cambiamento, serve una scelta coraggiosa di rivedere cosa significa movimento urbano nel terzo millennio. Bisogna tenere in considerazione l’inquinamento causato dai veicoli a motore. Rivedere quale sia il veicolo più adatto. Identificare quali percorsi facilitano il suo spostamento. Il centro storico deve rimanere chiuso al traffico e anzi deve avere la possibilità di ritrovare uno spazio a misura di pedone e bicicletta, uno spazio più esteso in cui i veicoli a motore vengono messi in secondo piano.  – concludono i pantastellati – Allargare la zona ciclabile diventa una priorità per un paese che vuole andare oltre la logica egoistica dell’auto come mezzo predominante’.

Stasera, in seconda commissione, il tema centro storico verrà affrontato.

N.B.

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su: