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Valdastico Nord, è strategica ma… tutto fermo tra politica e concessioni in scadenza

Decenni di immobilismo e due palazzi intrappolati nelle reciproche intenzioni. Tra i due, si aggiunge anche la società A4 Holding, che dovrebbe finanziare il completamento della Valdastico Nord, come dichiarato dal governatore Maurizio Fugatti. In ballo anche la scadenza imminente della concessione autostradale, fissata per la fine del 2026. Se dal versante trentino sembrano aver le idee chiare, così pare, in Veneto tutto tace.

La scadenza della concessione e il rischio di incertezze. Fugatti racconta che A4 Holding, attraverso la sua controllata Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A., dovrebbe essere la principale finanziatrice dell’opera. Ma incerto è ancora il futuro della Brescia-Padova, oggetto di discussioni tra il Ministero delle Infrastrutture e le autorità locali. L’intenzione sarebbe quella di affidare la concessione in-house alla Cav (CAV, la società controllata da Regione Veneto e Anas), ma la Commissione Europea ha recentemente messo in guardia: operazioni di questo tipo richiedono giustificazioni convincenti. Secondo Bruxelles, la gara pubblica dovrebbe essere il metodo preferibile per assegnare la gestione dell’infrastruttura, sollevando dubbi su un eventuale rinnovo senza concorso. Quindi, a che pro Fugatti tira in ballo la società controllata da Benetton se la concessione dovesse essere affidata ad altri operatori? In tal caso, quale la certezza che la A4 Holding finanzierebbe il prolungamento della Valdastico?

Progetti in attesa. Il  punto cruciale, però, è sempre lo stesso. Da anni. Tra Veneto e Trentino al momento non esiste ancora un accordo definitivo sul tracciato. Inoltre,  A4 Holding ha ribadito che nonostante la Valdastico Nord sia strategica per la mobilità e per lo sviluppo del territorio, tutto è ancora in alto mare. Specialmente sul fronte istituzionale. Fugatti da una parte e Zaia dall’altra:  non c’è quell’intesa per dare un tracciato definitivo. Dopo anni di tira e molla, sugli sbocchi autostradali mai coincidenti, tutto resta fermo.

Nel corso degli anni, A4 Holding ha presentato diverse opzioni progettuali per il prolungamento della Valdastico, tra cui quella del 2018, che prevedeva l’uscita a Trento Sud, già inserita nel Piano Urbanistico Provinciale.  “Tali proposte sono state sviluppate per offrire opzioni tecnicamente realizzabili, in grado di supportare il processo decisionale politico e amministrativo-ha dichiarato la società al Corriere del Trentino-Quando il confronto tra le istituzioni ha richiesto ulteriori approfondimenti o modifiche, A4 Holding ha adattato nuovamente i progetti, in attesa di una definizione condivisa del tracciato, che al momento sembra ancora non esserci”.

Pesa il voto in Veneto? Il tempo stringe, e con ogni probabilità, le prossime mosse politiche dovrebbero far capire se l’A31 Nord verrà fatta, o se resterà un progetto nel cassetto. A fine novembre in Veneto si vota per il rinnovo del consiglio regionale. Alberto Stefani, candidato alla presidenza del centro-destra, la vuole. E come dargli torto, con le principali categorie che la reclamano. In caso di vittoria, assicura il dialogo con Fugatti e con il Mit. “Se i veneti mi daranno fiducia-ha spiegato nei giorni scorsi- subito dopo le elezioni aprirò un tavolo di lavoro con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con Fugatti”. Secondo Stefani in tempi non troppo lunghi si potrà trovare una soluzione condivisa, per  collegare l’autostrada A31 con la A22, “per migliorare la circolazione di merci e persone e ridurre il traffico sulla A4”.

di Redazione AltovicentinOnline

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