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Alla riscoperta delle professioni tecniche. “Si deve imparare a scuola”: c’è il progetto ‘Distretto Italia’

Orientare i giovani nelle scelte di studio e di lavoro, formarli e inserirli nelle aziende. Con queste tre linee di azione è iniziata oggi la fase operativa di ‘Distretto Italia’. Quattro le Scuole dei Mestieri che prepareranno i primi tecnici da inserire nelle aziende. Sono i corsi per posatori di fibra ottica, responsabili di cantiere e impiantisti elettrici, che prevedono 5 settimane di formazione e poi l’avvio al lavoro, e il corso per programmatori software, della durata di 20 settimane. I corsi saranno organizzati su tutto il territorio nazionale ed è da oggi possibile candidarsi sulla piattaforma digitale www.distrettoitalia.elis.org.

IL PROGETTO ‘DISTRETTO ITALIA’

Il piano d’intervento di Distretto Italia è stato presentato oggi, nel corso dell’evento ‘Insieme diventiamo futuro’, che si è tenuto presso il Campus ELIS a Roma e ha visto la partecipazione della ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, del ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, e degli amministratori delegati delle aziende che aderiscono al progetto. Promosso dal Consorzio ELIS, ‘Distretto Italia’ coinvolge scuole e istituti tecnici superiori su tutto il territorio nazionale e vede la partecipazione di 34 soggetti tra imprese, agenzie del lavoro e altri enti: Autostrade per l’Italia (Gruppo che presiede il Semestre di progetto del Consorzio), A2A, Adecco, Bain & Company, BNL BNP Paribas, Boston Consulting Group, Cisco, Confimprese, Enel, Engineering, Eni Corporate University, Ferrovie dello Stato Italiane, Fincantieri, FMTS Group, Fondazione Cassa Depositi e Prestiti, Generali Italia, Gi Group, Gruppo FNM, Made in Genesi, ManpowerGroup, Milano Serravalle – Milano Tangenziali, Open Economics, Open Fiber, Orienta, Poste Italiane, Randstad, SITE Spa, Skuola.net, Soft Strategy, Synergie, TIM, Trenord e Umana.

LA RISCOPERTA DI PROFESSIONI TECNICHE

‘Distretto Italia’, si legge nella nota stampa, “nasce innanzitutto per offrire a giovani, tra i 16 e 30 anni, l’opportunità di orientarsi nella scelta dello studio e della professione. In particolare, vuole contrastare il fenomeno dei Neet, tre milioni di giovani che in Italia non studiano e non lavorano, ovvero una persona su quattro nella fascia d’età 15-34 anni. Il dato più alto nelle statistiche dell’Unione Europea (23,1%) contro una media del 13,1% per i 27 Paesi dell’Ue”. Al centro del progetto c’è “la riscoperta delle professioni tecniche in un Paese che ha registrato negli ultimi decenni una progressiva perdita di ruolo delle scuole professionali e una ‘licealizzazione’ dei percorsi scolastici, che non ha peraltro portato a un significativo innalzamento del numero di laureati. I dati Eurostat dicono infatti che nel 2021 la percentuale di laureati tra la popolazione 25-34 anni si attestava in Italia al 27% contro il 41% della media europea”. Una prima analisi del fabbisogno di competenze, realizzata negli ultimi mesi dal Centro Studi di Distretto Italia su 12 aziende coinvolte nel progetto, ha registrato in questo contesto oltre 10.000 posti di lavoro vacanti, per ruoli tecnici, solo nei settori energia, telecomunicazioni, costruzioni e digitale, prosegue la nota stampa. Accanto alle Scuole dei Mestieri, finalizzate alla formazione e all’inserimento nel mondo del lavoro, Distretto Italia prevede altre due linee di intervento. Da una parte, Scuola per la Scuola, ovvero attività di orientamento attraverso PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento). In collaborazione con istituti scolastici e università, i programmi di Scuola per la Scuola prevedono percorsi di orientamento organizzati con più aziende contemporaneamente.

COINVOLTI ANCHE GENITORI E DOCENTI

“A differenza dei tradizionali PCTO, che vedono una sola impresa pronta ad accogliere gli studenti, i giovani potranno in questo modo scegliere tra molteplici proposte, per approfondire la propria conoscenza del mondo del lavoro nel contesto che più li interessa“, si legge ancora. La terza linea d’intervento è Officine Futuro, percorsi di orientamento per gli studenti, che avranno a disposizione anche una piattaforma digitale di gaming, appositamente sviluppata all’interno del progetto. Officine Futuro si rivolgerà però anche a docenti e genitori, che svolgono un importante ruolo di supporto nelle scelte di studio e di lavoro dei giovani. In queste settimane, i promotori di Distretto Italia stanno effettuando una serie d’incontri, proprio con studenti e docenti di scuole superiori e università, in diverse città italiane, per mettere a punto i nuovi programmi di orientamento. “La sfida di Distretto Italia- afferma l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi, presidente del semestre Elis- è mettere insieme le eccellenze nazionali, ponendo le aziende al fianco delle istituzioni, con l’obiettivo di costruire insieme le competenze necessarie per realizzare i grandi progetti del Paese. Orientando le giovani generazioni verso i mestieri di oggi e di domani”, ha concluso.

TOMASI (AUTOSTRADE): CON DISTRETTO ITALIA CREIAMO CONTATTO TRA SCUOLA E INDUSTRIA

“Stiamo lavorando da diversi mesi al progetto di Distretto Italia, che ha l’ambizione di cercare di creare un contatto tra il mondo dell’industria, il mondo della scuola e i nostri giovani, non solo per le necessità dei prossimi mesi e dei prossimi anni, ma per le necessità di lungo termine”. Lo ha dichiarato l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi, a margine della conferenza stampa di presentazione del progetto promosso da Elis “Distretto Italia” di Autostrade per l’Italia, nella sede Elis di Roma. “Ci occupiamo della qualità del lavoro, che sia manuale o di concetto, della bellezza dei nostri luoghi di lavoro, per far conoscere ai nostri giovani dove si genera il valore e la ricchezza per il sistema Paese e di un indirizzamento verso i corretti percorsi di studi, seguendo ognuno i propri talenti. L’impegno di Autostrade per l’Italia- ha aggiunto- è di aggregatore di altre realtà nazionali. A Distretto Italia partecipano le più importanti realtà industriali del Paese. Quindi il nostro impegno è quello di essere un aggregatore. Abbiamo bisogno anche della collaborazione delle istituzioni, del mondo della scuola e dell’università per poter integrare questa nostra capacità di formazione e indirizzamento”, ha concluso.

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