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Disoccupazione, sfratto e contatori sigillati: ecco il nuovo volto della povertà a Thiene.

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Sono 900 attualmente le persone iscritte alla Caritas della parrocchia di San Sebastiano, che è stata scelta come centro di distribuzione del vicariato, ma se si conta che molti vi si presentano anche senza essere registrati, i numeri diventano impressionanti.

“Un tempo venivano solo per richiedere viveri o abiti usati – ha spiegato Angelo Gambarotto, responsabile dell’istituzione – Oggi invece, ci chiedono aiuto per poter pagare l’affitto oppure le bollette. Ci sono persone che non possono pagare la bolletta dell’acqua e si ritrovano il contatore sigillato, anche se in famiglia ci sono dei bambini piccoli. Questo è gravissimo”.

 

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‘Il problema fondamentale – continua Gambarotto – è la mancanza di lavoro, che colpisce non solo gli extracomunitari, ma anche le famiglie italiane, magari quando il capo famiglia si ritrova disoccupato ad un’età un po’ più avanzata, che rende difficile proporsi sul mercato del lavoro. Si vive allora di espedienti e ci si ritrova in mezzo ad una strada, quando scade l’ennesima proroga di sfratto’.

Non solo extracomunitari licenziati dalle fabbriche, ma anche italiani, thienesi ‘insospettabili’, magari padri e madri separati con tanto di prole da sfamare. E’ il quadro che emerge, frequentando le ‘mense dei poveri’ , ormai prese d’assalto.

“Tanto ci si attende – continua Angelo Gambarotto – dalle amministrazioni locali. Speriamo nel nuovo assessore alla persona, Maurizio Fanton, che è da sempre sensibile alle iniziative di aiuto ai bisognosi. Se pensiamo che la città di Schio ha stanziato 300 000 euro per aiutare le persone in difficoltà, il comune di Thiene non si può limitare al contributo destinato finora, che è sempre lo stesso da tanti anni, mentre il fenomeno sta aumentando vertiginosamente.Per adesso si conta sulla generosità e sul volontariato, mettendo a disposizione quanto raccolto dalle parrocchie per l’offertorio. Proprio in questi giorni abbiamo rilanciato per la seconda volta, il progetto “Adozione a kilometri zero”, che comporta l’impegno da parte delle persone generose ad offrire alla Caritas 10 euro al mese, poco più di due caffè la settimana – conclude Angelo Gambarotto – Perché a volte, pensando ad aiutare i popoli lontani, ci si può dimenticare della povertà che è proprio ad un passo da noi’.

U.D.A.

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