E se quello che vediamo a Gaza fosse successo a noi? Un video generato dall’intelligenza artificiale ci mostra come sarebbero San Pietro e Piazza di Spagna a Roma, le cinque terre in Liguria, Ponte Vecchio a Firenze e il Palazzo del Podestà a Bologna in un cumulo di macerie e bombe che esplodono. “Guardando queste immagini non vediamo solo macerie, ma uno specchio di noi stessi. Per ricordarci che la pace non è un privilegio: è una responsabilità“, scrivono gli autori del video condiviso sui social ‘E se fosse successo a noi?‘, un progetto di Alessandro Piemontese e Pablo Trincia.
“Questa idea- scrive Piemontese- nasce da una domanda che mi tormentava: come posso smuovere almeno una coscienza? Anche se fosse una sola, non sarebbe stato vano. Il nostro cervello tende a rifiutare le immagini di guerra quando sono reali: è un meccanismo di autodifesa, un modo per non soccombere all’orrore. E allo stesso tempo il cervello cerca la semplicità, la via più immediata per comprendere. Come semplificare allora? Mostrando un parallelismo: la guerra qui, nelle nostre piazze, nelle nostre città. Così, tra tentativi e notti passate a immaginare, arriva questa intuizione: trasformare con l’aiuto dell’ai i luoghi che amiamo in scenari di guerra, per ricordarci che nessuno è davvero al sicuro. Neanche dalla propria coscienza. La condivido con una persona che ogni giorno, con costanza e coraggio, tiene viva l’attenzione su Gaza: Pablo Trincia. Gli racconto l’idea, lui la accoglie e dice: “Ok, bravo! Come la chiamiamo?” Ed eccolo subito dentro, parte di questa visione. Onorato non è abbastanza per descrivere come mi sento. Da lì, bozze, visual, prompt, animazioni… fino a diventare un piccolo documentario. Un racconto non di un altrove, ma di ciò che potrebbe accadere qui“.